White Shock
Ho già scritto del luppolo Citra, e di quanto la lattina sia uno dei modi migliori per conservare alcuni stili di Birra. Di conseguenza, questo articolo dovrebbe scriversi da solo. Oggi parliamo infatti della White Shock, una white ipa con dry hopping (abbondante) di Citra del Birrificio Bibibir, di Castellalto (TE).
Quello delle white ipa è uno stile strano, molto interpretato dai vari mastri birrai, che cambia di mano in mano. Sostanzialmente è una Ipa in cui viene inserito anche frumento, in modo da stemperare l’amaro della luppolatura abbondante, e creare anche una certa cremosità e abbondante schiuma pannosa.
Nel caso della WS, abbiamo un 60% di malto pils (per non appesantire il corpo) e 40% di frumento, in parte in fiocchi. I luppoli utilizzati sono Cascade e Citra (boil), mentre il solo Citra per il dry hopping (ricordate? Il luppolo che viene aggiunto a freddo durante la fermentazione per esaltare le note aromatiche). Inoltre, sono utilizzate alcune spezie (bucce di limone e coriandolo) per donare ancora più freschezza alla bevuta. Il risultato è secondo me sorprendente: un corpo snello ma presente in bocca, con tessiture simili ad una Weisse o una Blanche (ma senza averne la tipica pastosità), una freschezza di bevuta ed una astringenza finale che soddisfano molto la sete. Come piace a noi. Cheers!
Michele Privitera
Titolare de “Il Pretesto Beershop” di Bologna