White Berry – Paradise Seeds
White Berry è uno strain che fiorisce assai velocemente ed è molto indicata per crescere in un “sea of green”. Si tratta di “marijuana modello”, sottile e di altezza media, caratterizzata dal bel “look” fresco e verde, dal dominio di una singola cola, da piante omogenee e da un buon rapporto calici/foglie, che ne facilita la pulitura.
White Berry si ingioiella con tricomi che ricoprono di “ghiaccio” le sue cime e genera un deciso profumo di bacca. La genetica ibridata di White Berry crea un fumo complesso e versatile. Il tipico risultato è un sballo “high” di testa e cristallino, da Sativa. Ma se fumata in maggiori quantità, presenta uno sballo corporeo, in stile Indica. White Berry racchiude tutte le necessità in un unico, attrattivo, pacchetto.
La White Berry fa parte di una serie di 6 nuove specie femminizzate di Paradise Seeds immesse sul mercato nel 2007. Durante il suo sviluppo veniva chiamata “Hashberry”, venne rinominata poi da Paradise Seeds perché uno strain con lo stesso nome veniva già venduto da un’altra azienda. Dopo aver iniziato con le prime versioni femminizzate nel 2005, Paradise Seeds è riuscita a farsi un buon nome come produttrice di semi femminizzati affidabili, derivate dalla base di specie come Sensi Star, Dutch Dragon, Nebula o Sheherazade. Fin dai primi commenti positivi riguardo alle proprie specie femminizzate, da parte di coltivatori provenienti da tutto il mondo che hanno riportato una femminilità del 100%, Luc Krol, il breeder di Paradise Seeds, ha lavorato intensamente alle specie femminizzate. Diversi anni fa, in Svizzera, vennero fatte molte ricerche di base produttive e preziose da parte di Paradise Seeds, che a quei tempi manteneva enormi impianti per il breeding e la produzione.
Il metodo di femminizzazione utilizzato da Luc ha dimostrato nel tempo di essere altamente affidabile.
Luc racconta: “Il nostro metodo si basa su uno studio scientifico riguardante il cambiamento di sesso nelle piante di Cannabis che risale agli inizi degli anni ’80. Solo se una particolare pianta femmina selezionata, rimane femmina anche sotto stress la trattiamo per indurre la produzione di stamina, il cui polline viene poi utilizzato per fertilizzare le piante sorelle appropriate. Questo metodo viene chiamato “selving” (autoimpollinazione), e il risultato sono dei semi femminizzati che producono piante uniformi. In condizioni normali, questi semi daranno piante e fiori femmina uniformi e di prim’ordine. Noi crediamo che siano molto meglio dei cloni, dal momento che le piante cresciute da semi sono più forti ed elastiche.”
La specie Jacky White, nella sua forma femminilizzata, è stata sperimentata in precedenza dal famoso coltivatore tedesco Mr. Power Planter, riuscendo a convincerlo pienamente grazie alle eccellenti piante al 100 % femmina; non c’era nessun segno di ermafroditismo o mascolinità. Quindi decise di mettere alla prova anche questi semi femminizzati di White Berry.
Così come anche per tutte le sue altre specie, il maestro Luc mantiene segretissimo anche il pedigree preciso di questo strain. Quindi possiamo solamente speculare riguardo alla provenienza genetica dell’attributo “bianco” dato probabilmente da White Berry… mentre, secondo Luc, una cosa è certa: non si tratta di White Widow.
Mr. Power Planter era interessato alla White Berry anche per il breve periodo di fioritura di questa specie, che è di circa 50 giorni .
Tuttavia, in quel momento c’era pochissimo spazio nella sua grow room e ha deciso che poteva coltivare solamente quattro ulteriori piante White Berry. I quattro semi germinarono bene e Mr. Power Planter mise le piantine in vasi da due litri pieni di Plagron Standard Mix. Le piante si svilupparono bene sotto due lampade a doppio spettro Max Grow da 115 watts e rispettivamente a partire dal dodicesimo giorno sotto lampade HPS Plantastar da 400 watts. Poi le piante vennero invasate nuovamente, questa volta in vasi da sei litri.
Quando Mr. Power Planter indusse la fioritura, diminuendo il ciclo di luce da 18 a 12 ore, le quattro piante White Berry vennero spostate sotto una lampada Osram NAV-T da 600 watts, condividendo così l’area di coltivazione con molte altre piante. Come dichiarato da Paradise Seeds, la loro reazione di fioritura fu molto veloce: infatti i primi prefiori sono stati visibili dopo una settimana.
Anche il loro schema di crescita combaciava con la descrizione del breeder: pianta sottile e di altezza media, con bozzoli singoli dominanti. Tuttavia ci furono alcune differenze in altezza, una delle piante era il 25-30% più alta delle altre tre. Durante il periodo di fioritura, il fogliame in alto delle piante è diventato viola e rosso, donandogli un aspetto notevole e bello, tanto più in combinazione con gli enormi strati di resina bianca che si erano formati durante la fioritura. Queste quattro piante White Berry si meritano veramente l’attributo di “bianco”, per come trasudano resina. Inoltre, la struttura dei fiori era incredibilmente densa e stretta, esibendo una proporzione tra calice e foglia molto elevata che rende il lavoro di raccolta molto comodo e veloce. Il loro profumo dolce e fruttato di bacche era un piacere assoluto per il naso di Mr. Power Planter.
Anche in questo report di coltivazione di quattro piante White Berry, non è stato trovato nemmeno un singolo fiore maschile sulle piante, tutti i fiori erano diventati puramente femminili. Tuttavia, bisogna ammettere che un quantitativo ristretto di 4 piante non è molto rappresentativo. Le piante erano rimaste di piccola e media taglia, con un’altezza finale di 65-85 centimetri, rendendole facili da gestire. Il loro raccolto variava dai 24 ai 30 grammi, un risultato molto soddisfacente e solido, per delle piante cresciute da semi e coltivate nella terra. La fioritura è durata leggermente più a lungo di quanto dichiarato da Paradise Seeds (50 giorni), ma un dislivello temporale dai 50 ai 55 giorni è chiaramente all’interno del campo di tolleranza.
Paradise Seeds ha dichiarato che “le genetiche ibridate di White Berry creano un fumo complesso e versatile, ed il risultato è un tipico high Sativa, cristallino di testa”. Ma il fumatore deve anche essere consapevole che “quando viene fumata in grandi quantità, si fa avanti uno sballo corporeo stile Indica”. Perciò Paradise Seeds è arrivata alla conclusione che “chi fuma poco durante l’arco della giornata, ma vuole uno sballo più intenso la sera, scoprirà che White Berry soddisfa tutte le loro esigenze in un pacchetto attrattivo e facile da coltivare”. Insomma, Mr. Power Planter ha scoperto che tutte queste informazioni si dimostrano essere vere. Le gemme secche White Berry quando fumate in quantità moderate avevano un effetto di sballo edificante, forte e durevole e lo rendevano più sballato quando ne fumava di più. Ma questo è piuttosto normale, giusto? Tutti noi finiamo sballati dopo aver gustato al massimo l’erba… Il gusto di White Berry era dolce e fruttato, alquanto baccoso davvero, molto delizioso.
Nel complesso, ancora una volta una specie femminizzata affidabile di alta qualità di Paradise Seeds. Strabiliante: come tutte le altre specie di Paradise Seeds, White Berry può essere coltivata anche outdoor, matura già all’inizio di ottobre sotto luce naturale. Quindi i colori devono essere incredibili, anche per quanto riguarda il viola stravagante e i colori rossi che White Berry ha esibito indoor.
Green Born Identity – G.B.I.