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“Vogliamo partecipare al Pandaraid, aiutateci a coronare questo sogno!”

“Vogliamo partecipare al Pandaraid, aiutateci a coronare questo sogno!”
“Lo facciamo per colmare il nostro bisogno di viaggiare, per lo spirito di avventura e per tornare a sentirci liberi, dopo questo lungo periodo di privazioni!”.

E’ così che siamo stati contattati da due giovani ragazzi siciliani, fidanzati e innamorati della vita, che ci hanno chiesto una mano per realizzare un piccolo sogno, quello di concedersi un’avventura dopo tante privazioni.

Il progetto in questione è quello di partecipare al Pandaraid, corsa di rally amatoriale che, in 6 tappe, parte dalla Spagna per attraversare i deserti del Marocco. E’ possibile partecipare solo con un modello della vecchia Panda (o Seat Marbella), prodotta fino al 2003 e durante tutto il percorso non è possibile farsi aiutare dalla tecnologia, e quindi niente Gps, al massimo bussole, mappe e le stelle, inseguendo la vocazione di perdersi che ha fatto grandi tanti avventurieri.

“Vogliamo partecipare al Pandaraid, aiutateci a coronare questo sogno!”“Siamo più bravi con le mani e a fare i fatti, che con le parole e ci definiamo due persone fortunate, in quanto siamo riusciti a crearci una realtà che corrisponde alle nostre ‘esigenze’ di vita. Lavoriamo quanto basta, e per il resto ci godiamo la nostra modesta vita semplice nella nostra casetta vicino al mare, lontana dai ritmi frenetici della società odierna”.

L’idea di partecipare è venuta quando Salvatore, oggi 32enne, ha deciso di acquistare una vecchia Panda, in ricordo della prima macchina posseduta, e puntano a partecipare all’edizione prevista per marzo 2022, mentre quella del 2021 è stata spostata ad ottobre. “Oltre alla competizione, ciò che ci ispirava, essendo già stati in Marocco più volte, è l’opportunità di unire l’avventura al nostro prossimo viaggio”.

Parliamo di due ragazzi, Fabiana e appunto Salvatore. Lei orafa, che partecipa a mercatini artigianali, e anche lui artigiano, con un lavoro part time come receptionist. “Abbiamo una house boat che abbiamo creato noi con le nostre mani e in qui in Sicilia è una rarità. Ci troviamo a Marzameni in provincia di Siracusa. Ci abbiamo lavorato per 3 anni facendo tutto noi con le nostre mani, questo sarebbe il terzo anno di attività, sperando che si possa aprire nel migliore nei modi”.

Tornando alla gara, che durerà 7 giorni e sarà appunto senza l’ausilio della tecnologia, i due ragazzi hanno bisogno di un budget per preparare l’auto e affrontare le spese necessarie. Si tratta di 5mila euro, che verranno utilizzati per la preparazione della Panda e l’iscrizione alla corsa: sedili sportivi (200 euro), kit rialzo 5cm (450), piastra protezione motore (100), piastra protezione serbatoio (100), 6 pneumatici off road (400), pompa benzina: (50), estintore 2kg (20), tanica 20 litri (30), volante (50), tappeti trazione per sabbia (90), gancio anteriore: (50), lavoro meccanico (500), carburante: (600), iscrizione evento: (2500), per un totale di 5.140 euro.

Come aiutare Fabiana e Salvatore

“Vogliamo partecipare al Pandaraid, aiutateci a coronare questo sogno!”E quindi i due ragazzi sono alla ricerca di aziende o privati che possano essere interessati a sponsorizzare la loro avventura. In base alla cifra sarà possibile acquistare gli spazi pubblicitari sulla vettura per posizionare un adesivo che sarà presente per tutta la durata dell’evento, con il costo che varia in base alla posizione e alla dimensione.

“Saremmo ben felici, nel nostro piccolo, di contribuire alla sensibilizzazione nei confronti della cannabis e quindi non avremmo nessun problema ad esporre loghi delle aziende di settore, foglie di canapa e quant’altro. Possiamo farla anche tutta verde, la Panda!”, sottolinea Salvatore.

“Per noi che siamo amanti dei viaggi, immaginare la possibilità di ripartire è quasi una necessità. Non vediamo l’ora di tornare ad essere liberi. Spero che il nostro messaggio venga capito. E un’altra delle cose positive è che parte del ricavato delle iscrizioni al Pandaraid, viene utilizzato per scopi sociali: in passato, ad esempio, hanno contribuito a costruire una scuola e tutti i partecipanti si impegnano a portare materiale scolastico e didattico che poi viene donato lungo il tragitto o con delle associazioni specifiche”.

Per chiunque fosse interessato, qui la mail per entrare in contatto con Salvatore: [email protected]



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