Vivere in una casa sull’albero
Il Tree House Living è uno stile di vita che ambisce a una quotidianità più semplice, serena e in armonia con la natura. La storia di Gabriele Ghio che, come altri nel mondo, ha deciso di vivere su un albero nel bosco
«Siamo tutti presi dalle corse frenetiche di questa vita. Se solo rallentassimo, ci renderemmo conto che le cose di cui abbiamo davvero bisogno sono poche. Io non so se ho trovato una giusta direzione, ma la sensazione di aver interpretato un desiderio mi rafforza. I sogni vanno realizzati».
Nella sua personalissima parabola esistenziale, Gabriele Ghio ha compreso che le scelte che facciamo sono spesso dettate più dalle convenzioni che da una precisa volontà. Dopo un periodo di smarrimento, i suoi dubbi interiori hanno trovato risposta nel vivere in un bosco fra le assi di legno di una casetta che da quattro anni è la sua casa.
Gabriele, torinese di 41 anni, non è un eremita, attenzione. Ha optato semplicemente per la natura, ma la sua vita è rimasta quella di sempre. Ogni mattina scende dal suo albero, attraversa il bosco e con un’auto parcheggiata ai margini va a lavorare come istruttore di guida all’autodromo di Misano. Poi di pomeriggio vede i suoi amici, coltiva i suoi hobby, finché non rientra nel suo rifugio di sei metri quadrati costruito su un ciliegio da un amico su un terreno privato.
Vivere su un albero non è facile. L’abitazione di Gabriele è molto piccola, una condizione che gli ha insegnato a rinunciare a tutto ciò che non è essenziale. Si è costruito una doccia con una piccola cisterna. Si lava all’aria aperta, con acqua fredda anche d’inverno. Per cucinare, ed anche per scaldarsi, usa un piccolo fornelletto da campeggio che funziona a pellet. Non ha un frigorifero, per cui si procura di giorno in giorno solo l’occorrente.
La piccola casetta gli ha regalato una nuova esistenza, ma è solo il preambolo di confini molto più vasti. Gabriele sta infatti pensando di andare in giro per il mondo a visitare altre case sugli alberi, dalle popolazioni native fino ai resort e lodge tra i rami.
«All’uomo è concessa la facoltà di scegliere la propria felicità o infelicità», scrive in “La mia vita su un ciliegio – Lasciare la città, vivere in un bosco, essere felici” il libro edito da ETS in cui racconta la sua esperienza, e ricorda: «Spesso basterebbe semplicemente cambiare e fare quello che si pensava non si sarebbe mai fatto, mettere in discussione le priorità e volgere la visione della propria vita a un nuovo orizzonte».