Visti per nomadi digitali: cosa sono (e come ottenerli)
Impariamo cosa sono i visti per i nomadi digitali, come richiederli e quali Paesi offrono questa possibilità
Non solo un pc ed una connessione ad internet. Per lavorare da remoto, e non incorrere in problemi legali, i nomadi digitali devono richiedere un visto che gli dia la possibilità di soggiornare nel Paese che li ospita. Vediamo velocemente cosa sono e come ottenerli.
COSA SONO I VISTI PER NOMADI DIGITALI (E PERCHÉ SONO COSÌ IMPORTANTI)
Anche noto come visto per il lavoro a distanza o da remoto, un visto per nomadi digitali è un permesso (indispensabile) che ti garantisce la possibilità di lavorare in un Paese straniero, senza l’obbligo richiedere la residenza o la cittadinanza.
Un’iniziativa che risponde all’ondata di professionisti, sempre in costante crescita, che decide di lavorare e viaggiare contemporaneamente. Ma come si ottiene?
Reddito, assicurazione sanitaria di viaggio e un contratto di lavoro valido. I requisiti richiesti, per accertarsi che il lavoratore da remoto in entrata contribuisca positivamente all’economia locale, variano in base al Paese di accoglienza. Vediamoli più nel dettaglio.
DALL’EUROPA A TUTTO IL MONDO: QUALI PAESI OFFRONO UN “DIGITAL NOMAD VISA”
Dall’America all’Asia, passando per Oceania, Africa ed Europa, sono sempre di più gli Stati a garantire un visto ai lavoratori nomadi. Ognuno con i propri requisiti. Ed elencarli tutti nello specifico sarebbe impossibile.
Ma partendo dal nostro continente, culla di storia, arte e cultura, i Paesi europei in cui è possibile richiedere un “digital nomad visa” sono:
- Albania
- Croazia
- Repubblica Ceca
- Cipro
- Estonia
- Finlandia
- Grecia
- Germania
- Islanda
- Malta
- Romania
- Spagna
- Norvegia
- Portogallo
- Lettonia
E tanti altri, compresa l’Italia.
VISTO PER NOMADI DIGITALI IN ITALIA: TUTTO CIÒ DA SAPERE
Con il decreto pubblicato il 27 gennaio 2022, convertito successivamente in legge nel marzo 2022, il nostro governo introduceva ufficialmente il visto per nomadi digitali in Italia. E i requisiti più importanti per richiederlo sono:
- essere cittadini extra-europei, in quanto i cittadini dell’UE non sono tenuti a richiedere il visto
- essere un professionista altamente qualificato, con documenti che attestino la propria posizione
- lavorare come autonomi o per un azienda con sede fuori dall’Italia
- disporre di un’assicurazione sanitaria completa, valida a livello nazionale per l’intero soggiorno
- almeno 28mila euro di reddito annuo, pari al triplo del livello minimo richiesto per l’esenzione dalle spese sanitarie
Il permesso di soggiorno rilasciato ha validità massima di un anno, e può essere rinnovato se permangono i requisiti che ne hanno consentito il rilascio.
Infine, ai familiari del richiedente è garantito il ricongiungimento. A questi infatti verrà rilasciato un permesso di soggiorno con una durata pari a quello rilasciato al richiedente.