Vincenzo Da Via Anfossi – Il Primo E L'Ultimo (txt)
– la prima volta che ho giocato a guardie e ladri
– il ruolo ! _non ho scelto _ il fato! sussurrava all’orecchio
– poi gli sguardi dei padri _ sembrava sapessero
– e ancora non capisco perchè non piansero
– e mi ricordo le fughe dalle volanti _ mia madre e i suoi pianti
– mio padre e con le parole tra i denti
– gli inquirenti _ le loro faccia e gli agenti
– e mi rivedo in mio padre con le parole tra i denti
– il fatto è che _ impari dopo la prima volta
– come un bambino che tocca il fuoco e si scotta
– conosco il dolce perchè _ ho conosciuto l’amaro
– dove non basta l’abbraccio di madre a darti riparo
– se poi i ricordi si frammentano
– le certezze non sono più tali _ e ti sembrano
– illusioni _ di quand’eri bambino
– vita pura e le parole tagliano mentre raffino
– zio prendo e servo solo chi è vicino
– il pianto sordo è l’immagini del tuo destino
– non basta dire c’ero! se il cielo non si apre
– la pioggia è il pianto della gente che assetate
-vi vedo attoniti quando cito (que)ste trame
– della pietà _ io _ non so che farmene
– verso inchiostro sui tagli della censura
– e la parola che si tatua sopra la carne!
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RIT. – ogni giorno mi sveglio come fosse il primo
– ogni notte lascia il segno come a caino
– il mio destino mi segna e m’insegna
– a stare al mondo fino all’ultimo giorno
– ogni giorno mi sveglio come fosse il primo
– ogni notte lascia il segno come a caino
– il mio destino mi segna e m’insegna
– a stare al mondo fino all’ultimo giorno
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– a volte e come stare _ in ginocchio davanti all’altare
– mentre ti chiedi se stia ad ascoltare
– col dubbio che ti assale _ sarà che l’odio pesa uguale!
– dove l’amore che ti porta ad agire
– nel cuore niente che possa inibire _ niente
– troppo dolore per riuscire a dormire _ la gente
– non riesce a capire ma è brava a criticare
– senza conosce le prove che infligge il quartiere
– e quando giri in cerca di una svolta
– ogni volta che menti a te stesso dicendo che l’ultima volta
– e il TG col intervista nel blocco
– quando senti dire _ “non capisco era un bravo ragazzo”
– ti hanno visto crescere e non ti conoscono
– solo perchè _ troppo impegnati per vederti all’angolo
– ma quale dialogo no! non ti ascoltare _ diavolo
– e come vivere dentro un monologo
– del resto e come stare chiuso in te stesso _ come
– un barbone _ che cerca calore nel cartone
– lo sguardo fisso _ nel vuoto _ perso
– di chi _ ha _ perso tutto e dormi all’aperto
– pance gonfie parlano di vita buttando pietà
– dai _ telegiornali _ ai volti delle città
– fatti ! _ non nomi _parati la schiena
– è educazione _ non si parla con la bocca piena
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BREAGE – c’è chi vive all’ombra dei parla parla
– chi in strada fa i numeri sperando di svoltarla
– spera che madama non lo prenda
– chi ha orecchie intenda _ non ci sono numeri su questa agenda
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RIT. – ogni giorno mi sveglio come fosse il primo
– ogni notte lascia il segno come a caino
– il mio destino mi segna e m’insegna
– a stare al mondo fino all’ultimo giorno
– ogni giorno mi sveglio come fosse il primo
– ogni notte lascia il segno come a caino
– il mio destino mi segna e m’insegna
– a stare al mondo fino all’ultimo giorno
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