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Vinadio: segnalati 100 ragazzi per cannabis

In un paesino piemontese i Carabinieri hanno segnalato 100 ragazzi in una sera per consumo di cannabis

Controlli dei carabinieri accanto a volanteVinadio, il paesino in cui i Carabinieri hanno segnalato 100 ragazzi in una sola sera per consumo di cannabis, nonostante il consumo di cannabis in Italia sia depenalizzato: non da ieri, ma dal 1993.

Eppure ogni giorno leggiamo agenzie di stampa e comunicati delle forze dell’ordine che ci raccontano un lungo elenco di controlli e retate nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nei parchetti e nei concerti;

tutti svolti allo stesso scopo: trovare giovani in possesso di droga, quasi sempre cannabis, da segnalare alla prefettura come consumatori. Una sequela interminabile che quasi sempre passa sotto traccia, come tutte le “guerre” a bassa intensità alle quali dopo un po’ si fa il callo.

LA RIFLESSIONE CHE IMPONE IL CASO DI VINADIO

Ma quello che è successo nel fine settimana a Vinadio, un paesino della provincia di Cuneo, merita una riflessione. Da giovedì a domenica nel paese si è tenuto l’annuale festival “Balla coi cinghiali”, una fiera di paese con il suo slogan “come a Woodstock ma si mangia meglio” e con una serie di concerti di cantanti piuttosto conosciuti nel panorama indie rock italiano che avevano richiamato quasi cinquemila visitatori, in gran parte giovani della provincia.

Una festa di paese come tante altre nel panorama estivo italiano, in occasione del quale l’arma dei carabinieri della locale valle Stura ha ben pensato di mobilitare tutti i propri uomini per perquisire il maggior numero possibile di ragazzi.

Per cotanta operazione di sicurezza i carabinieri hanno anche chiesto ed ottenuto l’ausilio di unità specializzate antidroga del Nucleo Cinofili della vicina Volpiano.

VINADIO: OLTRE MILLE RAGAZZI PERQUISITI IN TOTALE

In due sere i militari hanno perquisito oltre mille ragazzi e circa cento di questi sono stati fermati e segnalati perché trovati «in possesso di sostanze stupefacenti», nella quasi totalità dei casi cioè cannabis, e in quantità veramente minime, visto che in tutto sono stati sequestrati «180 grammi tra hashish e marijuana». Spacciatori arrestati? Zero assoluto.

Il bilancio di una sagra di paese si conclude quindi con un centinaio di ragazzi – oltretutto secondo il comunicato dell’arma tutti maggiorenni – che per due canne dovranno sorbirsi lettere a casa, eventuale colloquio al Sert ed eventuale ritiro della patente con ovvie ripercussioni sul lavoro, mentre decine di carabinieri sono stati retribuiti con soldi pubblici permettere in scena l’ennesima inutile retata di gruppo.

CARABINIERI: COMPIACIUTI DEL RISULTATO SUL CASO DI VINADIO

In tutto questo i comandanti dell’arma hanno pure trovato il coraggio per esultare: «Era doveroso dare una risposta determinata e monitorare eventuali infiltrati , affinché la manifestazione canora non si trasformasse in qualcosa di diverso rispetto alle finalità prefissate» ha affermato  Il capitano Alberto Calabria, comandante della Compagnia di Borgo San Dalmazzo.

Mentre il maresciallo dell’arma locale, Antonino Corso ha affermato che grazie all’operazione si potrà raggiungere «l’obiettivo di far crescere il flusso di turisti che anche il prossimo anno si recheranno nelle nostre valli per assistere agli eventi proposti dal Comune di Vinadio».  Sicuri?



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