Vicenza: accusato di coltivazione e spaccio, ma era canapa industriale certificata
Una nuova vicenda giudiziaria colpisce un coltivatore di canapa industriale in Italia, pratica perfettamente legale ma che non di rado finisce nel mirino di forze dell’ordine che evidentemente non conoscono adeguatamente le leggi. Un uomo di Vicenza è stato infatti accusato di coltivazione ai fini di spaccio per aver messo a coltivazione nel proprio orto delle piante di canapa certificata con limiti di THC legali per la produzione industriale.
Secondo quanto riportato dal quotidiano locale Il Gazzettino l’uomo, di 66 anni, da alcuni mesi aveva piantato della canapa crtificata nel proprio orto allo scopo di produrre dell’olio. Ma la Guardia di Finanza ha fatto irruzione nella sua abitazione, estirpando le piante e denunciando l’uomo per coltivazione di droga.
Alcuni passaggi dell’articolo risultano poco chiari e se confermati lascierebbero supporre che l’uomo non abbia assolto le pratiche necessario nel modo previsto dalla legge. L’uomo ha infatti dichiarato di aver avveritito la Finanza, i Carabinieri e la Polizia della città dell’avvenuta semina via posta elettronica certificata, ma la legge prevede che la comunicazione vada effettuata tramite un apposito modulo e non in via informale.
È quindi possibile che la comunicazione effettuata non fosse regolare. Tuttavia quaesto non toglie come negli ultimi mesi si siano ripetuti casi analoghi, con sequestri e denuncie anche a coltivatori che avevano seguito tutta la prassi secondo le normi.
Rimane inoltre la considerazione di come la legge continui a riempire di obblighi burocratici e impedimenti i coltivatori di canapa, contribuendo così a limitare fortemente le coltivazioni a scopo industriale in tutta Italia.