Viaggiare: il trionfo assoluto del qui ed ora
Persi nella nostra monotona quotidianità abbiamo una visione del mondo, della vita, dell’esistenza, estremamente limitata. Non vediamo al di là del nostro naso, camminiamo coi paraocchi e i tappi alle orecchie. I nostri pensieri sono piccoli, inconsistenti, superficiali. Tutto è relegato a un micro-cosmo fatto di finti problemi e giornate molto simili tra loro, se non addirittura uguali. Sprechiamo il nostro tempo in cose futili, le nostre energie in battaglie senza senso, le nostre preziose risorse in questioni ridicole. Quelli all’apparenza più fortunati tra noi, si sono messi un’enorme palla al piede con tanto di catena lucidata a puntino, che si chiama “confort zone” e illude, di tanto in tanto, di vivere alla grande.
La verità è che siamo tutti miopi di fronte alla meraviglia dell’universo e sordi nei confronti dei continui segnali che la nostra anima ci invia. Abbiamo sempre un piede bloccato nelle sabbie mobili del passato e uno nella palude del futuro, mentre il vento fresco del presente ci passa attraverso come fossimo fantasmi, senza lasciarci nulla.
E il più delle volte, siamo naturalmente inconsapevoli di tutto questo.
Non abbiamo nulla di più prezioso del tempo, il nostro tempo. E ciò nonostante ci troviamo spesso a sperare che finisca quella determinata giornata, quella settimana, quel mese o anno. Siamo dei fottuti pazzi! L’essere umano è impazzito.
Siamo gravemente malati, il nostro corpo è avvelenato e di conseguenza anche il nostro spirito. Houston, abbiamo un problema.
Ma come per tutte le malattie, esiste una cura. Come per tutti i veleni, c’è un antidoto. Come per tutti i problemi, abbiamo una soluzione. Qual è? Il viaggio, il movimento, l’andare.
Viaggiare fa staccare dal suolo e prendere quota. Rende leggeri più dell’aria, fa volare la mente. La nostra vista si estende, supera qualsiasi montagna e ostacolo verso l’orizzonte.
Dissipa nebbie, nubi e nuvole rendendo tutto più chiaro e definito.
Da lassù, i veri viaggiatori sono dei che sorridono guardando le diatribe miserevoli in cui si perdono i comuni mortali. E i veri viaggiatori, badate bene, sono coloro che esplorano il mondo senza paura e senza grandi mezzi a disposizione: più lenti si spostano, più lontano vanno; più scalzi camminano, più alti volano; più si espongono agli imprevisti, più traggono benefici dalle esperienze. Meno denaro spendono, più vita guadagnano.
I veri viaggiatori sono bambini sorridenti che saltano nelle pozzanghere senza preoccupazioni, senza esitazioni, senza limiti, senza genitori noiosi nei paraggi. I veri viaggiatori sono fuochi d’artificio, coriandoli colorati, lapilli di esplosioni vulcaniche, riflessi di plancton nell’acqua nera del mare notturno. Nel vero viaggio ogni giorno è diverso dall’altro. Ogni giorno si celebra e si onora la vita. Il vero viaggio è il trionfo assoluto del qui e ora.
E allora prendi e vai! Prendi uno zaino, mettici dentro meno cose possibili e vai a scoprire il mondo. Non puoi farlo? Non puoi partire? Non hai i mezzi? Cazzate!
Quando ti svegli, ogni mattina, davanti allo specchio, guardati negli occhi e ripeti ad alta voce questa frase: Siamo dove vogliamo essere, facciamo quello che vogliamo fare. Tutto il resto è semplice geografia della scusa.
Buon viaggio.
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Tratto da Lontano, 10 viaggi che cambiano la vita” di Matteo Gracis – Edizioni Effetto