Il verde urbano migliora la salute fisica e mentale
Ridurre il caldo e i decessi causati dal cambiamento climatico. I benefici del verde urbano spiegati da un nuovo studio
Il verde urbano è direttamente collegato alla salute pubblica. Più parchi, alberi e spazi verdi infatti, possono contrastare i danni legati al caldo e ridurre le malattie e i decessi causati dal cambiamento climatico.
A dimostrato è lo studio più completo condotto finora sul tema, pubblicato sul The British Medical Journal che evidenza la realtà che stiamo vivendo, con l’estate 2024 che si è confermata la più calda mai registrata sulla Terra (fino alla prossima del 2025 aggiungerei).
E quando si combinano riscaldamento globale e cementificazione, il risultato sono città roventi e poco vivibili, con temperature che spesso ci costringono a rimanere in casa per intere giornate. Secondo la ricerca però, possiamo invertire questo trend prima che sia troppo tardi.
Ad esempio, nei Paesi Bassi si appena conclusa la 4a edizione del Tegelwippen: una gara sostenibile per favorire il verde pubblico urbano. L’obiettivo? Trasformare gli spazi grigi delle città in aree verdi.
In Irlanda invece, dal 2019 e per i prossimi vent’anni, per contrastare i cambiamenti climatici verranno piantati 22milioni di alberi ogni 12 mesi, per un totale di 440 milioni di nuovi alberi.
VERDE URBANO PER CONTRASTARE IL CALDO ESTIVO
Oltre il 4% della mortalità estiva nelle più grandi città europee è causata dalle cosiddette isole di calore urbane, con temperature fuori controllo per la mancanza di ombra e ventilazione.
Infatti, le chiome degli alberi non solo sono un ottimo riparo, ma contribuiscono al raffreddamento dell’aria grazie al processo di traspirazione delle piante, ossia la perdita di vapore acqueo delle foglie, che può far abbassare la temperatura di oltre 3,5°C.
Per l’OMS dovremmo disporre di (almeno) 9 m2 di verde a testa. Idealmente dovrebbero essere 50. E in Italia, la media nazionale di verde urbano nei comuni capoluogo di provincia tocca circa i 34 m2 per abitante.
Fatta eccezione per 19 città italiane, ognuna con oltre 2 milioni di abitanti, dove la superficie di verde urbano non raggiunge nemmeno i 9 metri quadrati.
Un dato preoccupante, visto che Cecil Konijnendijk van den Bosch, professore onorario del dipartimento per la gestione delle risorse forestali dell’Università della British Columbia e direttore del Natur Based Solutions Institute, raccomanda che:
- ogni persona dovrebbe poter osservare almeno 3 alberi dalla propria casa;
- il 30% della superficie di ogni quartiere dovrebbe essere ricoperta dal verde;
- un’abitazione e il parco più vicino non dovrebbero distare a più di 300 metri di distanza.
Anche perché, come dimostrato da un nuovo studio, il contatto con la natura è estremamente importante, e può avere enormi benefici sia sulla salute fisica che mentale.