Giardinaggio

Vaso idroponico fai da te

FW8OH4XFYYNDF63.MEDIUMIl secchio idroponico Hydrobucket è un idrosistema fai da te che ospita una pianta media o grande, è pensato per essere il più semplice possibile. Inoltre non richiede particolari abilità per l’assemblaggio ed è economico.

Strumenti
– un taglierino
– un metro
– un pennarello

Materiali
– 2 secchi da 20 litri con coperchio, neri o scuri
– 60 cm di tubi in vinile o PE
– 1 pompa da acquario
– 1 tubo rigido da irrigazione filettato
– 1 adattatore per tubo
– 1 connessione a gomito compatibile con l’adattatore
– 1 contenitore in plastica bordato, o un vaso in rete per idroponica
– 1 una pietra porosa da acquario
– 1 ossigenatore per acquario
– argilla espansa

Tagliare i coperchi
Procedete con il taglierino praticando tagli netti e precisi: per prima cosa ritagliate un coperchio. Misurate il vaso-contenitore col metro e riportate la sagoma da ritagliare sul coperchio col pennarello. E’ importante che il vaso resti sorretto al bordo.
Praticate un foro sull’altro coperchio per il passaggio dei tubi della pompa e per lo scolo, uno accanto all’altro per praticità, regolandovi in base alle misure dei tubi. Il buco sarà nella parte più esterna del coperchio, lateralmente. Calcolate che fra i due tubi deve esserci un piccolo spazio per il deflusso dell’acqua.

Tagliare il secchio superiore
Il secchio va tagliato per ottenerne uno di 15 cm d’altezza, con il taglierino cercando il più possibile la precisione.
Praticate sul fondo i fori per fare passare i tubi a incastro, per favorire un completo svuotamento.
Fate i due fori leggermente più piccoli dei tubi stessi sul fondo, e con movimenti di avvitamento inseritevi delicatamente i tubi, in modo che restino saldi.

Assemblaggio
Tubo di scolo: la parte filettata del tubo rigido da irrigazione dovrà sporgere sotto al secchio, mentre il resto dovrà rimanere dritto. Più tubo resta all’interno del secchio e più acqua avrà la pianta, quindi fate uscire dal secchio solo la vite al massimo di un cm, perché il tutto resti saldo.
Ugello della pompa: infilate l’adattatore nel foro più piccolo sul fondo, e sistematevi il raccordo a gomito, per formare l’ugello.
Tubo della pompa: mettete la pompa nel secchio intero inferiore e misurate la distanza necessaria tra i due raccordi, tagliate il tubo morbido e inseritelo nell’ugello.
La pompa: attaccate l’altra estremità del tubo morbido alla pompa, assicurandola con il teflon.
Mettete il coperchio sul secchio inferiore e posizionate quello superiore: verificate che il tubo non si pieghi diminuendo la portata idrica; la pompa deve sempre essere sommersa, ma non è indispensabile che stia sul fondo.

Testare il sistema idroponico
Spostare il coperchio del secchio e riempirlo d’acqua. Richiudere e assicurarsi che il tutto sia stabile e che il tubo di scolo sia nella giusta posizione, e che quello della pompa non sia piegato.
Attaccando la pompa alla corrente il secchio di sopra comincerà a riempirsi. Se avete fatto tutto correttamente, sul coperchio del secchio in basso dovrebbe colare un po’ d’acqua, ma non troppa, drenando direttamente nel foro laterale.
Lasciando in funzione qualche minuto si potrà verificare di non avere sbagliato la portata e che l’acqua non trasbordi. Staccando la pompa il secchio si svuoterà in un paio di minuti.

Tocchi finali
Praticate dei fori sul fondo del vaso, grandi abbastanza per fare scorrere l’acqua senza fare cadere l’argilla espansa, controllando sotto l’acqua corrente che tutto funzioni.

Pietra porosa: in un sistema idroponico flood and drain come questo è necessario ossigenare l’acqua, ad esempio con una pietra di dieci centimetri vicino alla pompa;
Ora è possibile riempire il secchio con acqua fresca e nutrienti.

Il resto dell’allestimento è opzionale:
Nell’esempio è stato aggiunto un timer per la pompa, che viene così attivata un quarto d’ora ogni 4 ore. L’ossigenatore può essere sempre attivo o seguire lo stesso schema della pompa.
Se volete coltivare piante come i pomodori, che necessitano supporto, aggiungete un traliccio in bambù, facendo attenzione alle possibilità di manutenzione della struttura.
Il giardinaggio indoor nasce dal desiderio o dall’esigenza di far crescere le piante, fiori e ortaggi in uno spazio interno, quando per tutta una serie di fattori, non è possibile farlo all’esterno.
I materiali utilizzabili sono la terra, la fibra di cocco e tecniche avanzate, come l’aeroponica o l’idroponica. Solitamente si accompagna a fonti di luce artificiale, tutte ben note ai nostri lettori, ma si presta anche all’utilizzo della luce naturale in giardini interni o verande o in serra.

fonte: http://www.instructables.com/id/How-to-build-a-Hydrobucket/#step0

 



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