Vasco, Salvini, la cannabis e gli incidenti stradali
Vasco prende in giro il proibizionismo pregiudiziale di Salvini, che non sa come rispondere
«Il ministro Salvini, per il vostro bene, ha fatto in modo che anche se vi fumate una canna una settimana prima e venite fermati, potreste essere arrestati immediatamente, con il ritiro della patente per 3 anni».
Le parole di Vasco, più volte indicato dal ministro dei Trasporti come uno dei suoi idoli musicali, devono aver mandato in confusione Salvini, che cerca di rispondere a tono al cantautore di Zocca, ma fa un buco nell’acqua.
Salvini, infatti, nel rispondere a una precisa accusa del cantante che riguarda la cannabis, la “manda in vacca” chiedendo a Vasco di confrontarsi con le associazioni delle vittime di incidenti stradali – le stesse che a gran voce hanno chiesto modifiche alla legge voluta da Salvini senza che fossero mai prese in considerazione – che hanno visto un loro caro coinvolto in un incidente con un guidatore sotto effetto di stupefacenti.
POSITIVI, MA NON “SOTTO EFFETTO”
La prima cosa da evidenziare è che Vasco aveva circoscritto la sua accusa alla cannabis perché, e ormai lo sanno anche i sassi, la sostanza rimane in circolo nel corpo per giorni e giorni, portando le persone ad essere positive anche quando completamente “sane”. E quindi, spostare il discorso sugli stupefacenti in generale, serve a creare confusione, ma non a risolvere il problema.

La seconda cosa da notare è che la legge, già prima delle modifiche volute da Salvini, puniva chi guidava sotto effetto di stupefacenti, ma “salvava” chi era positivo è non sotto effetto. Perché è questo il problema. Nessuno può eccepire che alla guida si debba essere in grado di intendere e di volere, così come, sul piatto della stessa bilancia, nessuno dovrebbe essere multato e vedersi privato di un diritto fondamentale se non è sotto effetto di alcol e stupefacenti. Un discorso semplice, quasi banale, che però al ministero dei Trasporti non devono aver compreso.
CANNABIS E INCIDENTI STRADALI
In ultimo, come fatto notare da Meglio Legale, se l’obiettivo del governo fosse quello di far diminuire gli incidenti, bisognerebbe inasprire le regole contro l’alcol. Secondo i dati dell’ultima relazione sulle tossicodipendenze messa a punto dal governo, creata a partire dai dati di Carabinieri e Polizia, il 9,1% degli incidenti con lesioni sono causati dall’alcol, mentre il 3,3% da tutti gli altri stupefacenti messi insieme. «Non sappiamo quando incida la sola cannabis in questo dato. Sappiamo che la cocaina è la prima sostanza rilevata negli incidenti sotto effetto di stupefacenti. Dati precisi sulla cannabis non li abbiamo, in passato erano lo 06%. Quindi, se c’è un’emergenza, è sullo stato d’ebrezza», conclude Antonella Soldo.
Per avere una panoramica più completa, è possibile guardare ai dati oltreoceano, come a quelli del Canada, dove la canabis è legale da anni. «L’attuazione della legge sulla cannabis non è stata associata a prove di cambiamenti significativi post-legalizzazione nelle visite al dipartimento di emergenza in Ontario o Alberta tra tutti i conducenti o tra i giovani, in particolare», affermano i ricercatori che per arrivare a queste conclusioni hanno analizzato i dati del dipartimento di emergenza dell’Ontario e dell’Alberta da aprile 2015 a dicembre 2019.
L’autore principale dello studio, Russ Callaghan, ha detto in un comunicato stampa che i risultati del suo team «non mostrano alcuna prova che la legalizzazione sia stata associata a cambiamenti significativi nelle presentazioni di lesioni da traffico al dipartimento di emergenza».
LA RISPOSTA DI VASCO: “SALVINI FORTE CON I DEBOLI E DEBOLE CON I FORTI”
E infatti, puntuale, è arrivata la risposta di Vasco Rossi, che ha perfettamente centrato il punto. «Caro Salvini, io non mi devo confrontare con nessun altro che te. Io non scrivo le leggi. Vorrei ti confrontassi tu con tutti quelli che, senza patente, perderanno il lavoro e non potranno più andare a lavorare (già, la patente non serve solo per andare in giro la notte a divertirsi). Sono vicino anch’io (come tutti) ai parenti delle vittime di incidenti stradali causate da ubriachi o drogati al volante. Ma la nuova legge di Salvini non previene questo. Non salva nessuna vita! Punisce e arresta chi, perfettamente lucido al volante, può avere assunto cannabis o addirittura fumo passivo anche nei giorni precedenti al momento della guida. Questo non è ridurre gli incidenti stradali, ma è fare propaganda sulla pelle delle persone e perseguitare una minoranza che non può difendersi. Io odio i bulli! Salvini forte con i deboli e debole con i forti».