Vancouver: canne libere per la polizia, basta che gli agenti siano “idonei al dovere”
Con la legalizzazione in Canada ormai alle porte, anche la polizia si prepara a regolamentare l’uso di cannabis da parte dei propri agenti, con scelte diverse a seconda del dipartimento.
A Vancouver è stato scelto un approccio più morbido rispetto ad altre città, quando il consiglio ha respinto una norma che prevedeva l’obbligo di un periodo di astinenza di 24 ore prima di entrare in servizio, a favore di uno standard che semplicemente dichiara che gli agenti devono arrivare al lavoro “idonei al dovere“.
Secondo il rapporto di agosto della polizia di Vancouver, il periodo di astinenza di 24 ore non sarebbe stato l’ideale perché la cannabis colpisce diversi individui a vari livelli e non c’è consenso medico su quanto a lungo i cannabinoidi agiscano sul nostro corpo.
“Specificare un arco temporale può creare l’approvazione implicita che questo periodo di astinenza sia sufficiente a garantire l’idoneità al dovere”, afferma il rapporto. “Ciò può portare a inutili conflitti quando i dipendenti sono idonei al lavoro ma hanno consumato cannabis entro questo lasso di tempo, o quando i dipendenti non sono idonei al dovere ma erroneamente credono di esserlo perché ne hanno fatto uso fuori da questo lasso di tempo”.
Agli ufficiali del VPD, tuttavia, sarà vietato consumare cannabis prima del loro turno, come nel caso dell’alcol. Saranno autorizzati a possedere farmaci a base di cannabis durante il lavoro o in pausa, a condizione che la sostanza sia conservata ai fini del trasporto nella confezione originale, sigillata e non aperta.
L’approccio del VPD è meno proibitivo rispetto ad altri dipartimenti di polizia nel Canada occidentale. Il servizio di polizia di Calgary, ad esempio, ha attuato un divieto generalizzato di uso ricreativo della cannabis da parte dei suoi ufficiali, anche se fuori servizio.