L’uso di cannabis non è correlato al declino cognitivo, anzi
Lo sostiene uno studio longitudinale effettuato su oltre 5mila danesi, mentre un'altra ricerca scientifica suggerisce che potrebbe essere protettiva per la cognizione
«Gli uomini con una storia di consumo di cannabis hanno avuto un declino cognitivo inferiore dalla prima età adulta alla tarda mezza età rispetto agli uomini senza una storia di consumo di cannabis». È una delle lapidarie conclusioni di uno studio scientifico da poco pubblicato sulla rivista scientifica Brain and behavior da un gruppo di ricercatori della Danimarca.
La premessa, riportata nel lavoro scientifico, era che – stante il fatto che la cannabis sia uno degli stupefacenti più utilizzati nel Paese – «solo un numero limitato di studi ha esplorato l’associazione tra l’uso di cannabis e il declino cognitivo correlato all’età».
USO DI CANNABIS E DECLINO COGNITIVO
L’obiettivo dello studio era dunque quello di «indagare la relazione tra l’uso di cannabis e il declino cognitivo correlato all’età dalla prima età adulta alla tarda mezza età».
Per arrivare a fare questa affermazione i ricercatori di tre diversi dipartimenti dell’Università di Copenhagen, insieme a quelli dell’ospedale universitario cittadino e a quelli di altre due città, hanno seguito 5162 uomini per una media di 44 anni.
E come metodo di analisi spiegano di aver utilizzato «sia i punteggi del test di intelligence militare Børge Prien’s Prøve sia quelli ottenuti dalla valutazione della leva obbligatoria (età media = 20 anni; p1 e p99: 18 e 26 anni) sia dal follow-up (età media = 64 anni; p1 e p99: 55 e 72 anni) nonché dati estesi sullo stile di vita e sulla salute dai questionari di follow-up».
Le analisi fatte hanno portato i ricercatori a scrivere che: «Più specificamente, nel presente studio, gli utilizzatori di cannabis hanno sperimentato un declino cognitivo leggermente inferiore rispetto ai non utilizzatori e l’associazione è rimasta significativa quando si controllavano i potenziali fattori confondenti».
Altro dato riportato dallo studio è che «tra i consumatori di cannabis, né l’età di inizio del consumo di cannabis né l’uso frequente sono stati significativamente associati a un maggiore declino cognitivo correlato all’età», portando i ricercatori a concludere che «non abbiamo riscontrato effetti dannosi significativi del consumo di cannabis sul declino cognitivo correlato all’età».
LA CANNABIS PER CONTRASTARE IL DECLINO COGNITIVO
E quindi non solo la scienza demolisce uno degli stereotipi più utilizzati nei confronti della cannabis, ma inizia a fornire prove anche dell’effetto opposto. Gli scienziati dell’Upstate Medical University che hanno scoperto che l’uso della cannabis – a scopi non terapeutici – è collegato in modo significativo a una diminuzione del 96% nella probabilità di percepire un declino cognitivo soggettivo (DCS).
Il professor Roger Wong, che ha guidato lo studio pubblicato su Current Alzheimer Research, ha dichiarato che i risultati sono stati sorprendenti, sebbene abbia sottolineato diverse limitazioni dello studio e la necessità di ulteriori ricerche. «La conclusione principale è che la cannabis potrebbe essere protettiva per la nostra cognizione, ma è davvero fondamentale avere studi longitudinali perché questo è solo un’istantanea del 2021».