Gli Usa all’Onu: togliere la cannabis dalla Tabella I
I rappresentanti della Camera degli Stati Uniti chiedono all'Onu di considerare la cannabis come un normale prodotto agricolo
Due rappresentanti della Camera degli Stati Uniti: la repubblicana della Carolina del Sud, Nancy Mace, e la democratica della California, Barbara Lee, hanno presentato nei giorni scorsi una risoluzione bipartisan per chiedere alle Nazioni Unite di eliminare la cannabis dalla Tabella I della Convenzione unica sugli stupefacenti del 1961 e di equipararla ad altri prodotti agricoli.
“Molti paesi eliminerebbero a loro volta la cannabis da tali liste, rivalutando il modo in cui viene classificata, se le Nazioni Unite lo facessero. La cannabis ha dimostrato di essere efficace nel trattamento di numerose condizioni mediche come epilessia, disturbo da stress post-traumatico, sollievo dal dolore da cancro, nausea e malattie croniche e terminali. Togliendola dal trattato delle Nazioni Unite si sosterrebbe la ricerca globale su come la cannabis può curare un’ampia gamma di disturbi e condizioni”, ha affermato la deputata Nancy Mace in un comunicato.
TOGLIERE LA CANNABIS DALLA TABELLA I
“La ricerca scientifica ha dimostrato che la cannabis ha effetti positivi ad ampio spettro sul trattamento delle malattie croniche. La classificazione della cannabis nella Tabella 1 [della Convenzione di cui sopra, ndr] è obsoleta, anacronistica e la questione non dovrebbe essere affrontata solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo. Gli Stati Uniti dovrebbero aprire la strada alla rivalutazione della cannabis sulla scena globale e la sua cancellazione dalla Convenzione ONU sarebbe un ottimo inizio”, come affermato dalla deputata Barbara Lee.
Come neo eletta alla Camera dei deputati, Mace è apparsa essere da subito tra le più accese sostenitrici della legalizzazione tra le file dei Repubblicani.
A novembre, Mace ha anche introdotto un disegno di legge che legalizzerebbe l’erba a livello federale e consentirebbe agli stati di istituire le proprie politiche sulla cannabis.
LA PROPOSTA IN USA E IL PRECEDENTE ALL’ONU
Si tratta dello “States Reform Act”, un disegno di legge che cerca di rimuovere la cannabis dalla Tabella I, coerentemente con il diritto degli Stati di determinare quale livello di riforma della cannabis ciascuno stato ha già o meno.
“Questo disegno di legge sostiene i veterani, le forze dell’ordine, gli agricoltori, le imprese, le persone con malattie gravi ed è positivo per la riforma della giustizia penale. Inoltre, la stragrande maggioranza degli americani sostiene la fine del proibizionismo sulla cannabis, motivo per cui solo tre Stati del paese non hanno alcuna riforma sulla cannabis”.
In altre parole la Mace, sia col disegno di legge di cui sopra, che con la proposta avanzata insieme alla deputata Democratica Lee all’ONU, intende fornire un quadro federale ed internazionale che consenta più agevolmente agli Stati di prendere le proprie legittime decisioni sulla cannabis.
In tutto questo non dimentichiamo che l’Onu è già stato protagonista di una importante riforma sulla cannabis, il cui status a livello internazionale era stato deciso con la Convenzione unica sugli stupefacenti del 1961. Dopo quasi 60 anni la cannabis è stata tolta dalla Tabella IV, al cui interno inserite le sostanze stupefacenti “particolarmente dannose e di valore medico o terapeutico estremamente ridotto”.
Articolo a cura di Veronica Tarozzi