Usa, la Casa Bianca chiede le dimissioni ai membri dello staff che fumano cannabis
“Dozzine di giovani membri dello staff della Casa Bianca sono stati sospesi, invitati alle dimissioni o inseriti in un programma di lavoro a distanza a causa del passato uso di marijuana, anche se questo è avvenuto in stati dove era legale” lo afferma un’inchiesta del giornale Daily Best.
Durante la selezione del personale – sostiene il quotidiano – gli addetti alla selezione per la nuova presidenza Biden avrebbero chiesto tra le varie informazioni anche ammissioni su eventuali utilizzi passati di cannabis ai candidati, specificando però che questo non avrebbe costituito incompatibilità con il ruolo, in quanto la casa bianca aveva aggiornato le proprie linee guida stabilendo che “un uso limitato di marijuana non dovesse essere un ostacolo per assumere buoni candidati”.
Tuttavia, la scorsa settimana la direttrice della gestione e amministrazione della Casa Bianca, Anne Filipic, avrebbe chiamato diversi membri dello staff per informarli che, poiché hanno ammesso il passato uso di cannabis, avrebbero dovuto dimettersi o essere inseriti in un programma di lavoro a distanza.
Il Daily Best ha raccolto la dichiarazione di uno dei membri dello staff costretti alle dimissioni, il quale ha dichiarato che “le politiche sulla cannabis non erano mai state spiegate, senza che fosse stata stabilita alcuna soglia per il consumo limitato di cui parlavano le linee guida”.
In base alle nuove linee guida introdotte dall’amministrazione Biden, al personale della Casa Bianca è stato chiesto di cessare ogni uso di cannabis e saranno soggetti a test antidroga casuali. Non un grande inizio per l’amministrazione che secondo molti analisti dovrebbe accompagnare gli Usa verso la legalizzazione della cannabis a livello federale.