USA – Il principio attivo della cannabis efficace contro la schizofrenia
In una lettera al direttore del Journal of Clinical Psychiatry, medici del Rockland Psychiatric Cen- ter di Orangeburg, New York, USA, hanno riferito di quattro pazienti con schizofrenia, non responsivi alla terapia, che sono migliorati notevolmente grazie a un trattamento con THC. I medici avevano già pubblicato un’esperienza simile con altri quattro pazienti nel 2009. Questa volta hanno provato ad utilizzare il Dronabinol (THC) in altri 8 pazienti ospedalizzati. Tutti soffrivano di psicosi grave refrattaria alla terapia standard e riferivano di una positiva esperienza precedente con la Cannabis.
Ci sono stati quattro responder con buon miglioramento con il THC e quattro non-responder. Un caso era un uomo di 54 anni con disturbo schizofrenico affettivo, che si dimostrava aggressivo e invadente da anni nonostante avesse provato molti farmaci. Prima della prova con il THC gli erano stati somministrati clozapina, risperidone, carbonato di litio e clonazepam per mesi tutti i giorni, senza alcun vantaggio significativo. Dopo l’aggiunta di 5 mg di THC due volte al giorno è diventato calmo, cooperativo e logico ed era molto migliorato, come anche gli altri tre responder. Nessuno dei quattro non-responder ha avuto un peggioramento della loro psicosi o altri effetti. Gli Autori hanno notato, che “semplicemente non avevano avuto alcun cambiamento con l’aggiunta di dronabinol”.
I ricercatori concludono: “Abbiamo il sospetto che in un piccolo sottogruppo di questi pazienti [psicotici], l’eziologia della loro psicosi sia dovuta alla ridotta attività cerebrale degli endocannabinoidi endogeni, cosicché la stimolazione dei cannabinoidi potrebbe migliorare il loro comportamento.”
Francesco Crestani
Medico chirurgo e presidente dell’Associazione Cannabis Terapeutica
www.medicalcannabis.it
fonte: Notiziario Aduc