Usa: i risultati dei referendum sulla legalizzazione della marijuana
Non solo Donald Trump. Negli Usa lo spoglio elettorale sta rendendo noti anche i voti di nove stati che sono stati chiamati alle urne per esprimersi sulla legalizzazione della cannabis: 5 per la legalizzazione totale del consumo, anche non terapeutico (California, Maine, Massachusetts, Arizona e Nevada) e 4 per la legalizzazione del solo uso medico (Arkansas, Florida, Montana, North Dakota).
A spogli quasi ultimati si può affermare che la legalizzazione è passata in tutti gli stati con la sola eccezione dell’Arizona, dove i contrari alla legalizzazione hanno superato i favorevoli (52,1% contro 47,9% quando mancano solo poche migliaia di schede). Mentre il voto rimane in bilico in Maine dove, con l’88% delle schede scrutinate, il Si è comunque in vantaggio (50,4% contro 49,6%).
In tutti gli altri stati la legalizzazione è passata. California (55,8% di favorevoli), Nevada (54,5%) e Massachusetts (53,6%) hanno approvato la legalizzazione totale della cannabis, mentre Florida (71,3%), Nord Dakota (63,7%), Montana (56%) e Arkansas hanno approvato la legalizzazione per uso terapeutico.
I sette stati che hanno legalizzato la cannabis (che potrebbero diventare otto con il Maine) contano in totale quasi 75 milioni di abitanti. Significa che, sommandoli agli stati che già avevano legalizzato la cannabis, da oggi un americano su cinque vive in stati che permettono, a vari livelli, l’uso di marijuana. Un risultato impensabile fino a poco tempo fa negli Usa, ritenuti a lungo la culla del proibizionismo mondiale. Una situazione con la quale, il prossimo presidente Donald Trump, dovrà giocoforza fare i conti (a questo link un articolo sulle sue posizioni in tema cannabis).
Le proposte di legge per la legalizzazione dei 5 stati interessati si assomigliano molto tra loro. Tutte prevedono una serie di permessi e divieti analoghi. Il consumo di cannabis diventerà legale per i maggiori di 21 anni, con il consumo ammesso solo in luoghi privati. Tutte le proposte permettono l’autocoltivazione di massimo 6 piante e prevedono l’apertura di centri di produzione e vendita al pubblico privati dietro all’ottenimento di licenze.
Tutte le proposte lasciano anche ampi margini discrezionali ai Comuni, i quali potranno limitare i dispensari di vendita al pubblico (ad esempio entro alcune centinaia di metri da scuole o ospedali, o stabilendone un numero massimo). In California e Maine i singoli Comuni potranno anche vietare del tutto l’apertura di dispensari sul territorio cittadino, e lo stesso potrà essere fatto in Massachusetts ma solo a seguito di referendum cittadini.