Usa: i cittadini del Montana voteranno per legalizzare la cannabis in novembre, nonostante tutto
Il comitato per la legalizzazione della cannabis in Montana è riuscito nell’impresa di presentare 130.000 firme alla proposta di referendum per la legalizzazione della cannabis. Nonostante quelle necessarie per richiedere il referendum fossero “solo” 76mila. Nonostante, soprattutto, la raccolta di firme si sia tenuta in appena un mese a causa dell’emergenza coronavirus. Un successo che testimonia oltre ogni dubbio la volontà dei cittadini americani di farla finita al più presto e in ogni stato con il proibizionismo.
Il New Approach Montana, questo il comitato che ha portato avanti la raccolta firme, aveva richiesto di poter effettuare la raccolta di firme per via telematica date le restrizioni imposte dal lockdown, ma la richiesta non è stata accolta. Quindi gli attivisti hanno potuto iniziare la raccolta firme solo a metà maggio, quando in Montana sono state allentate le misure restrittive.
Le firme sono state presentate venerdì scorso e a questo punto si dovrà attendere solo la loro validazione affinché diventi ufficiale lo svolgimento del referendum, che con ogni probabilità si terrà il prossimo 3 novembre, in concomitanza con le elezioni presidenziali che vedranno di fronte il presidente in carica Donald Trump e lo sfidante democratico Joe Biden.
Le firme sono state presentate per due diversi referendum. Il primo, per il quale sono state presentate 52mila firme a fronte delle 25mila necessarie, prevede la legalizzazione della cannabis con l’apertura di dispensari per la vendita al pubblico e norme per la produzione e la commercializzazione. Il secondo, invece, chiede che il mercato della cannabis legale sia accessibile solo per i cittadini con almeno 21 anni di età, nonostante la legge del Montana fissi a 18 anni la maggiore età. Una complicazione notevole per gli attivisti, che per questo referendum dovevano raccogliere 51mila firme in quanto si tratta di una modifica costituzionale. Tuttavia il New Approach Montana ha ritenuto necessario farlo per togliere armi alla propaganda proibizionista, impedendole di fare breccia sul tema dei rischi per i più giovani, ed alla fine di firme ne sono arrivate ben 80.000.