Usa: 3 persone su 4 hanno accesso alla cannabis legale
La cannabis negli Stati Uniti è legale per la stragrande parte della popolazione adulta
Mentre negli USA quello della cannabis legale è il settore che crea più posti di lavoro in assoluto, in Italia quello della cannabis risulta essere uno dei mercati più redditizi per la criminalità organizzata.
Ecco perché le mafie ringraziano quando, come è avvenuto poche settimane fa, si bocciano referendum come quello che apriva moderamente la porta alla legalizzazione dell’uso ricreativo della pianta e alla depenalizzazione di alcuni reati ad esso collegati.
CANNABIS LEGALE IN USA: L’EVOLUZIONE DEL MERCATO
Negli USA invece, il mercato della marijuana legale va a gonfie vele, tanto che ben 188, 7 milioni di americani risultano avere accesso al mercato della cannabis legale; in altre parole oltre il 73% degli statunitensi maggiorenni vive in Stati in cui la cannabis è stata legalizzata parzialmente o totalmente. In particolare, sono la California e l’Illinois a disputarsi il podio per il più alto numero di abitanti maggiorenni che hanno accesso al mercato legale della cannabis terapeutica o ad uso ricreativo.
Mentre per ciò che concerne il solo uso terapeutico è l’Oklahoma a registrare il più alto tasso di abitanti iscritti al programma di terapie a base di cannabis, con oltre il 12% della popolazione totale dello Stato.
È inoltre in continua crescita il numero degli Stati USA che legalizzano l’uso della pianta e gli ultimi in ordine di tempo ad aver legalizzato anche l’uso ricreativo della stessa sono: New Jersey, New Mexico, New York, Virginia e Connecticut, mentre ben due disegni di legge mirano a rendere legale la canapa a livello federale. Nella fattispecie, il More Act chiede che venga rimossa la marijuana dalla lista delle droghe, l’eliminazione delle sanzioni penali per la detenzione di cannabis – anche in modo retroattivo; mentre il Safe Banking Act, permetterebbe alle aziende produttrici di accedere ai finanziamenti e vieterebbe la penalizzazione delle banche che finanziassero il business.
Si direbbe quindi che negli Stati Uniti, il Paese da cui era iniziata la guerra alla cannabis, poi estesa al resto del mondo, paradossalmente si stia liberalizzando l’erba più velocemente che in qualsiasi altra parte del mondo.
Per avere un quadro storico della suddetta guerra è ancora consigliatissima la visione un documentario, sempre molto illuminante, realizzato da Massimo Mazzucco nel 2011, che testimonia eloquentemente la guerra a questa pianta e i veri motivi che l’hanno generata.
Ma i venti del cambiamento ci lasciano ben sperare che possa diventare presto solo una triste pagina di storia.
Articolo a cura di Veronica Tarozzi