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L’Uruguay potrebbe aprire la vendita di cannabis ai turisti

L'apertura è arrivata direttamente dal ministro del Turismo Pablo Menoni

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Aprire il mercato della cannabis nazionale, ad oggi fatto da farmacie che dispensano e di privati che possono autoprdurla, anche ai turisti. È la proposta che sta tenendo banco in Uruguay, primo Paese al mondo a legalizzare la cannabis quando Pepe Mujica ne era il Presidente, per combattere i narcos e togliere loro preziose risorse economiche.

Sono già passati 11 anni da quello storico 10 dicembre del 2013, quando il Parlamento dell’Uruguay fu il primo al mondo ad approvare la legalizzazione della cannabis, autorizzando autoproduzione e cannabis social club, oltre che la vendita regolamentata in farmacia, entrata in vigore successivamente, nel 2017.

E se l’ultima novità in ordine di tempo è stata l’introduzione di una varietà di cannabis nelle farmacie ad alta percentuale di THC, che ha fatto impennare le vendite, la prossima potrebbe essere quella di permettere anche ai turisti di godere dei frutti della legalizzazione.

CANNABIS PER I TURISTI IN URUGUAY, LE PAROLE DEL MINISTRO

Durante una recente conferenza stampa, al ministro del Turismo del nuovo governo, Pablo Menoni, è stato chiesto della possibilità di sviluppare il turismo della cannabis nel Paese. Pur riconoscendo che questa linea di lavoro implica un coordinamento con le altre Segreterie di Stato, si è limitato a rispondere che c’è un «margine» per progredire in questa direzione. E alle sue parole hanno fato eco quelle del viceministro, che ha spiegato: «Penso che l’esperienza sia stata acquisita in diversi dipartimenti, soprattutto nell’approfondimento dell’intera questione della cannabis (piantagione, ambito medicinale) e per quanto riguarda la questione del turismo, penso che abbiamo molto di cui discutere».

L'Uruguay potrebbe aprire la vendita di cannabis ai turisti
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In passato una legge simile era già stata proposta senza successo, ma ora, con la nuova coalizione di centrosinistra, sembra siano maturate le giuste condizioni. Inoltre, secondo diversi esperti, il turismo della cannabis sarebbe un “modo affidabile” per dare una spinta all’economia del paese.

SVILUPPARE L’ECONOMIA E IL TURISMO TUTTO L’ANNO

Lorenzo Castaño Guigou, CEO di Green Hemp Uruguay, ha raccontato a Latina America Reports che «l’Uruguay è un paese che attrae molti turisti, ma principalmente in estate, solo nelle zone balneari», suggerendo che le vendite basate sulla cannabis potrebbero aiutare ad aumentare il reddito generato dal turismo altrove e in altri periodi dell’anno. In particolare, immagina che la legalizzazione del consumo turistico di marijuana potrebbe aumentare le entrate per attività come ristoranti e hotel.

L’industria della cannabis svolge già un ruolo significativo nell’economia dell’Uruguay, con Statista che prevede che raggiungerà un fatturato di 143,60 milioni di dollari nel 2025. Di questi, si prevede che la cannabis medica genererà la quota maggiore con 73,62 milioni, seguita dalla cannabis ricreativa, che dovrebbe portare 60,29 milioni.



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