Uomini Di Mare ft. Word – La Monomania (txt)
TESTICLE! TESTICLE!
Monomania!
è il minimo che mi minimizzi i mali menomale che ho la mia
Monomania!
vivo nell’alveare dove viene la luce del sole a scaldare le mani di
Monomania!
Io con la mia monomania, vivo in un’economia da agonia.
Magoni in atto ma io m’adatto, conduco una vita da sciatto.
Penso che la casualità sia positiva la vedi da un metro
ma se è negativa la senti arrivare da dietro, (si sa).
Pensa che un po’ di tempo fa un problema prima di presentarsi
passavano i giorni per il mio strafarsi
e che gioia ammalarsi, star silenziosi in camera ascoltando la casa svuotarsi
(duemila testi sparsi)
Può darsi, ci si può dimenticare di rinnovarsi
e per non trovarci vecchi ad autocommiserarci
mi disfo delle dicerie decrepite
Monomaniacali escogito inedite idee che ai vecchi ai nostri non piacevano perchè le davano in saldo
Che poi sia vero che comanda il sold te de veda burdel,
me anì cred, te scie tanto
io mi scaldo con la monomania.
Come lo sguardo del lirido apostolo monocromia monotona neutra
c’ho st’arcobaleno di lampi di genio, blu che m’osserva
la demò che m’ama, io che l’adoro non ved’lora d’ amarla darnoff
meno male che c’è che ci sarà che c’ho sto kluff groove
va mea cultiver nell’orto dei miracoli
a rimini sud dema pu dema pu, ciò dema pu
Vado a casa mia poco più in la un amico che viene ed un amico che va
Posto che vai posto che trovi, dipende poi da quant’è che ti muovi
così l’addio a troppo sonno a sto periodo.
ma come ti metti, poi ti rimetti come di fatti ma ammetti i difetti
Ti aspetti che inietti ci fai o ci rifletti
non rispondi mi sfondi ma ti nascondi, connetti!
Volti tumefatti dall’impatto coi bigotti,
lotti e sbotti per otto notti,
con i peggio pirlotti
Non che dire nonchè ma, ma ogni donna è un problema
fa la scena con te ma con gli altri non se la mena
mica è scema s’allena, trema crema blasfema,
ci scommetto che con te a letto dice gli altri fan pena.
Momomania!
è il minimo che mi minimizzi i mali menomale che ho la mia
Monomania!
vivo nell’alveare dove viene la luce del sole a scaldare le mani di
MONOMANIA!
Vivo nell’alveare, reale, cemento,
sento rumori di fondo,
odori di gas di scarico e un mare di tetti intorno, col giorno già spento.
Filtro luce arancio,
mangio sotto un coccio che portava il vento
dio sa che io sono nato qui quindi quì salperò,
il resto girerò ma poi qui tornerò però,
racconterò voi che qui rimarrete
di fuori proprio qui quindi ci crederete.
Tu che ne sai tu che gli dai
tu chiedi zero e zero fai
vivi nel gelo più che mai o sopra gradi farehnait
e sei immutabile malleabile vali per labile mente instabile
tu l’abile amabile uomo di mondo dallo sfondo variabile
Favole su favole, mastichi l’impossibile,
ma ‘sti vizi col tempo tirano il doppio le mandibole
io con la mia monomania ci metti meno che a darla via,
qui ciò che monta a me mi manca
qui ciò che conta è la teoria
(qui ,ciò che conta è la teoria)
Mise le radici, si appiccicò alle dita l’olio di sta penna al foglio
so tutto quel che pensi e dici i veri amici voglio con me nel mondo
corrispondo sensazioni pure coi passanti replicanti.
Immagini in sequenza stanno fisse alla corteccia,
danze che si muovono alla spiccia,
sbuccia il ritmo in questa breccia per l’anima.
Le mani che si muovono all’unanimità tensione minima.
MOOONOOOMANIA!
E PIU TAGADA’!