Uomini, aerei e fulmini
In arrivo da Dubai a Londra un airbus della compagnia aerea Emirates viene colpito da un fulmine pochi minuti prima dell’atterraggio. Nessun problema per i 500 passeggeri e per il personale dell’airbus A380, tra i più grandi aerei di linea del mondo, che sono arrivati all’aeroporto di Heathrow solo con un po’ di paura.
E’ quando succedono queste cose che io resto incantato di fronte al genere umano. Ho fissato l’immagine del fulmine che attraversa l’aereo per alcuni minuti, riflettendo sui progressi tecnologici che l’uomo è riuscito a fare nei suoi 200 mila anni di evoluzione. Le scoperte, le intuizioni, le ricerche, gli studi che ci hanno permesso di costruire un mezzo, non solo in grado di volare trasportando 500 persone, ma addirittura di essere colpito da un fulmine senza subire danni, senza esplodere, senza cadere.
Ed è quando succedono queste cose che mi chiedo com’è possibile che nonostante tutto, il genere umano non sia ancora riuscito a trovare un modo per vivere su questo pianeta in modo giusto, dignitoso, civile, nel rispetto dell’ambiente e dei propri simili.
Tolleriamo ingiustizie, giustifichiamo guerre, sfruttiamo più risorse di quelle a nostra disposizione, ci dedichiamo a cose futili e superficiali travisando completamente le questioni veramente importanti; ignoriamo quotidianamente i problemi reali della nostra Terra e dell’umanità.
Costruiamo aerei a prova di fulmine, ma non abbiamo ancora imparato a vivere come si deve.
fonte foto e notizia: Repubblica.it