Unlearning / Disimparare: il viaggio documentario di una famiglia italiana alla scoperta di nuovi modelli di vita
La storia che state per leggere narra di una comune famiglia di Genova, composta da Lucio Bassadone regista, Anna Pollio insegnante e la loro bimba Gaia. Lucio e Anna interrogandosi sulla loro vita, sentono di non riuscire a coglierne del tutto l’essenza e decidono di andarne alla ricerca attraverso un viaggio fuori dagli schemi, della durata di sei mesi, sostenuto con soli 600 euro di budget.
La famiglia è partita da Genova senza auto, utilizzando il baratto e servendosi del web per organizzare i propri spostamenti tramite BlaBlaCar o per lavorare in cambio di vitto e alloggio con Workaway, Helpx e Wwoof o ancora per scambiare la propria casa utilizzando Couchsurfing e Home Exchange. In seguito alla loro avventura è nato ‘Unlearning’, il documentario uscito nell’aprile di quest’anno, che descrive il cammino che i tre hanno intrapreso col fine di ‘disimparare’ le proprie abitudini e di affrontare la vita con uno spirito nuovo confrontandosi con modelli alternativi.
Come sarà visibile nel documentario, Anna e Lucio hanno cercato esempi di vita autonoma dal punto di vista energetico, alimentare, professionale e emozionale. Sono stati ospiti in 38 famiglie, in eco-villaggi, comuni e scuole libertarie, villaggi hippy e fattorie sociali e si sono ritrovati impegnati nelle più svariate attività come il lavoro al circo, in stalle e cucine, nelle scuole e nei campi. Il viaggio ha preso il via senza un programma prestabilito, con l’intenzione di seguire l’inaspettato e di farsi trasportare dagli eventi e dalle persone incontrate man mano lungo il cammino, tutto ciò ha regalato alla famiglia Bassadone un ricco intreccio di relazioni, esperienze e contatti.
Una delle tappe in una fattoria sociale, ha messo Anna e Lucio a confronto con le vicende dei proprietari, una coppia di Venezia, che viveva la propria routine con insoddisfazione, ma armata di coraggio e determinazione, ha deciso di cambiare tutto, regione, abitudini e lavoro, per offrire ai suoi figli e a se stessa una prospettiva nuova.
Un’altra esperienza che ha catturato l’interesse della famiglia Bassadone è stata la scoperta dalla scuola libertaria, un metodo educativo non autoritario che stimola la personalità individuale dei bambini e insegna loro ad assumersi le responsabilità per ogni decisione presa. Nelle scuole libertarie i bambini sono incentivati alla comunicazione e alla discussione pacifica, si scoraggia la prepotenza, non ci sono gerarchie e si stimola ognuno ad attivarsi per gli altri senza demandare.
Lungo il tragitto i tre viaggiatori sono stati ospiti anche di comuni anarchiche ed eco-villaggi, come Urubia e Bigallo, situazioni sperimentali di vita alternativa dove si vive in comunità basate su regole non convenzionali di condivisione del tempo e degli spazi.
Al loro ritorno Lucio e Anna raccontano di aver riscoperto la fiducia nelle persone che hanno offerto loro ospitalità, tempo e conoscenze. Si ritengono profondamente arricchiti dal loro viaggio e fieri di aver permesso a Gaia di vivere tutte queste esperienze con la curiosità della sua fanciullezza. Un percorso che li ha resi più consapevoli della parte libera e nomade della loro personalità e del fatto che le cose si possono affrontare in modi diversi da quelli a cui il nostro retaggio culturale ci ha abituato.
Seguite Lucio, Anna e Gaia sul loro sito web http://lnx.unlearning.it