L’Unione europea vuole vietare l’HHC
La Commissione europea invita gli Stati membri a votare per considerare l'HHC come una sostanza psicotropa da inserire nella Convenzione delle Nazioni Unite sugli stupefacenti
L’HHC potrebbe essere presto vietato in tutta Europa, fatta eccezione per scopi medici e scientifici.
Parliamo del cannabinoide considerato semisintetico perché si trova nella cannabis in concentrazioni molto basse, e viene comunemente prodotto in laboratorio.
HHC, LA MOSSA DELLA COMMISSIONE EUROPEA
La Commissione Europea ha infatti invitato gli stati membri dell’unione a votare, nella prossima sessione della Commissione Onu sugli stupefacenti, per classificare l’esaidrocannabinolo (HHC) come sostanza psicotropa da inserire nell’Allegato II della Convenzione delle Nazioni Unite.
Una mossa che porterebbe il cannabinoide ad essere vietato se non, come detto, per scopi di ricerca. Il trattato delle Nazioni Unite conta 184 paesi partecipanti, il che significa che una regolamentazione internazionale potrebbe avere conseguenze di vasta portata.

LE RIPERCUSSIONI
Secondo la testata olandese Cannabis Industrie, Ciò non avrebbe ripercussioni solo sul mercato europeo, dove alcuni paesi come Francia, Malta, Repubblica Ceca e Austria hanno già vietato l’HHC, ma anche su paesi in cui la sostanza è ancora utilizzata legalmente o in una zona grigia.
Anche l’Italia, nel 2023, ha inserito la molecola nella tabella I delle sostanze stupefacenti. L’HHC, l’HHCO e l’HHCP sono quindi classificati come sostanze altamente pericolose, equiparabili alle droghe pesanti, contrariamente alla cannabis che invece si trova nella tabella II.
Anche la Finlandia aveva approvato una legge simile, vietandone la produzione e la vendita, ma non il possesso o l’uso personale.