UNCTAD: ottimizzare il mercato della canapa globale
Colmare le discrepanze per sfruttare le (reali) potenzialità del mercato globale della canapa industriale
La canapa potrebbe essere il motore di un’economia circolare e sostenibile per l’UNCTAD: l’organo principale dell’ONU. Ma per sfruttare al meglio le potenzialità di questo mercato, è necessario assestarne i dati e parametri.
A confermarlo è il nuovo studio dell’UNCTAD, guidata dal ricercatore dell’agenzia ONU Marco Fugazza, che ha notato importanti discrepanze nei dati di esportazione. Sottolineando la necessità di un approccio più sistematico e lineare.
LE DISCREPANZE DEL MERCATO GLOBALE DELLA CANAPA
Sono circa 60 i Paesi che hanno segnalato esportazioni di prodotti a base di canapa industriale, ma le stime impiegate per valutarne il commercio globale potrebbero non essere corrette.
Infatti, se il database delle statistiche commerciali delle Nazioni Unite (Comtrade) ha registrato un valore di 46 milioni di dollari nel 2022, sono ben 213 milioni di dollari (più del quadruplo) quelli stimati dai dati degli uffici doganali nazionali, che comprendono una copertura più ampia ma non sono globalmente comparabili.
«Questa disparità non solo distorce la nostra comprensione delle dinamiche del commercio globale, ma ostacola anche la capacità dei responsabili politici di formulare strategie mirate per sfruttare il potenziale economico della canapa industriale», ha commentato Fugazza.
Sottostima dovuta principalmente al sistema di classificazione internazionale, che non include parte degli articoli disponibili sul mercato, che sfruttano la canapa nella sua interezza.