Un’alimentazione sana per proteggere i nostri bambini
Da anni sempre più esperti nutrizionisti lanciano un messaggio univoco: una corretta alimentazione concorre in maniera determinante allo sviluppo psico-fisico e protegge da malattie gravi.
Eppure, nonostante i ripetuti inviti ad adottare un regime alimentare sano e variato, ricco di frutta, verdura, cereali e legumi, molte famiglie non riescono a cambiare abitudini e i bambini continuano senza sosta a consumare tonnellate di cibo spazzatura fino a ingozzarsi, incuranti delle conseguenze future. Pubblicità e mass media compiacenti fanno la loro parte (vedi immagine seguente).
Le conseguenze delle reiterate trasgressioni alimentari sono sotto gli occhi di tutti: bambini obesi, significativo aumento di casi di diabete in età pediatrica e, in alcuni casi, severa compromissione della funzionalità epatica e renale.
Per non parlare poi, dei danni causati dalle sostanze chimiche che si insinuano di soppiatto nel nostro organismo costretto ormai ad alzare, per così dire, bandiera bianca, di fronte all’attacco senza precedenti di sostanze patogene che minano alle fondamenta il sistema immunitario. Le sostanze chimiche indesiderate causano l’insorgenza di malattie o risvegliano patologie latenti, che non possono essere efficacemente contrastate, se il nostro sistema immunitario dà forfait. Esiste una stretta correlazione tra cibo e salute, in quanto alcuni alimenti possono scatenare reazioni (non soltanto allergiche) difficilmente prevedibili e controllabili.
Un consumo costante e abbondante di cibi biologici ricchi di vitamine e antiossidanti riduce il rischio di contrarre diverse malattie. Il cibo biologico è in assoluto il più sicuro, perché non c’è il rischio che possa essere stato contaminato da sostanze chimiche altamente inquinanti e, per questo motivo, garantisce il giusto apporto di nutrienti, senza brutte sorprese. Secondo il parere degli esperti, un’alimentazione a base di carne rossa e latte vaccino sovraccarica il nostro organismo e l’accumulo di sostanze tossiche non smaltite crea danni a volte irreversibili a livello epatico e renale.
Che fare allora? Dovremo sbirciare con occhio guardingo, per gustare, almeno con gli occhi, l’oggetto del nostro desiderio: un piatto di tagliatelle alla bolognese, una fumante bistecca o una dolcissima cassata siciliana pronta a stuzzicare le nostre fantasie (ormai proibite) alimentari? Alla luce di questi dati allarmanti e confermati da prove scientifiche, l’unica via di scampo per sfuggire a questo bombardamento invisibile di sostanze tossiche rimane la dieta sana, ispirata in parte a quella mediterranea, ma rigorosamente biologica. Non bisogna dimenticare, poi, di bere i famigerati due litri di acqua al giorno, per purificare il nostro corpo.
Ormai il tempo delle grandi abbuffate è finito, rimane solo un po’ di nostalgia nel ricordare la mitica scena di “Miseria e nobiltà” in cui Totò e compagni si avventavano su una zuppiera fumante di spaghetti al pomodoro, pronti a divorare il cibo in un baleno. Quelli però erano altri tempi, in cui la fame era un male comune e gli agenti inquinanti erano soltanto illustri sconosciuti.