Una sindone in tralci di Canapa
Le popolazioni euroasiatiche utilizzavano fin dall’antichità la Marijuana per le sue tante qualità. Intrecciata creava tessuti resistenti e durevoli, i semi ricchi di oli e nutrimenti venivano mangiati e le foglie erano utilizzate per infusi e incensi, come metodi curativi e per rituali religiosi.
All’interno di alcune tombe nel nord/ovest della Cina avevano già ritrovato delle foglie tritate di Canapa, alcuni semi e poco altro. Ma l’archeologa Hongen Jiang e la sua squadra hanno fatto una scoperta incredibile.
2500 anni fa, sopra un letto di legno, fu adagiato il corpo inerme di un uomo di circa 35 anni, sotto la cui testa furono disposti in diagonale, con le radici orientate verso il bacino e le foglie sul lato sinistro del viso, 13 rami di Canapa, alcuni dei quali in fiore.
Questo ritrovamento è unico, non sono mai stati scoperti dei tralci interi di questa pianta. Si è potuto scoprire che erano verdi al momento della sepoltura, quindi era una pianta presente sul territorio e non frutto del commercio con le regioni vicine o lungo la via della seta. Inoltre analizzata la maturazione delle escrescenze si è identificato nella tarda estate il momento della tumulazione.
Un cuscino di Canapa in fiore. A chi non piacerebbe morire così? 😉