Una banca della terra per gli agricoltori del futuro
In un mondo fatto di economia virtuale, derivati tossici e crisi finanziarie che si ripercuotono sulla vita reale dei cittadini, il futuro è un seme che cresce grazie al sole ed alla terra. Le “braccia rubate all’agricoltura” di tanti giovani che più o meno scherzosamente si sono sentiti rivolgere questa frase in diverse occasioni, stanno tornando a sporcarsi le mani nei campi, con un incremento nel numero di occupati in agricoltura e in particolare degli under 35.
Ed è in questa direzione che è nata la Banca della Terra, grazie ad una legge nel 2015, con l’idea che i proprietari di terreni non utilizzati possano metterli a disposizione temporaneamente dei richiedenti che vorrebbero coltivarli. Il progetto è stato inizialmente lanciato dalla Legacoop Agroalimentare Toscana con un sito internet dedicato ed è diventato attivo da ieri grazie alla possibilità di applicare le domande dal sito Ismea, l’Istituto dei Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, dove sono descritti i terreni e le aziende, a partire della caratteristiche del suolo, la loro posizione, le tipologie di coltivazioni e i valori catastali. Gli utenti potranno consultare la Banca anche per grandezza dei terreni, con ricerche mirate a seconda delle esigenze produttive.
Gli obiettivi della Banca della Terra sono: il censimento dei terreni incolti; il riavvio della coltivazione dei terreni abbandonati; dare nuove opportunità a chi vuole iniziare a coltivare; avviare nuove imprese agricole; consolidare imprese agricole già esistenti; riavvicinare i giovani all’agricoltura e favorire il ricambio generazionale in agricoltura. Tutti possono partecipare al progetto utilizzando i terreni vengono messi a disposizione degli interessati con un usufrutto, con un contratto di affitto o tramite la vendita. Intanto le Cooperative della Banca della Terra sono presenti o si stanno costituendo in tutte le regioni italiane.
Si parte con la vendita dei primi 8mila ettari di terreni di proprietà di Ismea. “Vogliamo destinarli con corsia preferenziale ai giovani”, ha sottolineato il ministro Maurizio Martina, spiegando che: “Dobbiamo stimolare in ogni modo la crescita delle nostre produzioni consentendo soprattutto ai giovani di poter avere un accesso alla terra e al credito semplificati. Per questo motivo come governo abbiamo messo in campo strumenti utili per gli under 40”. Per aggiudicarsi i terreni in vendita si deve innanzitutto presentare manifestazione di interesse, attraverso Banca della Terra, per uno o più lotti. Seguirà una procedura competitiva pubblica tra quanti hanno manifestato interesse o trattativa privata in caso di esito infruttuoso. Ci sarà inoltre per i giovani la possibilità di un mutuo ipotecario Ismea.
Intanto, secondo uno studio della Coldiretti presentato per l’occasione, “Con 50.543 imprese condotte da under 35, l’Italia è leader in Europa nel numero di giovani in agricoltura per il crescente interesse delle nuove generazioni per il lavoro in campagna dove hanno portato profonde innovazioni con multi-attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo e altro ancora”.