Un mondo di consumatori sempre più responsabili. Grazie al passaparola
Una persona responsabile che compie scelte in linea con i propri principi etici, fortemente attenta alla salute e alla sicurezza, impegnato nella tutela dei propri diritti: è questo l’identikit del nuovo consumatore e sono queste le preoccupazioni che, chi fa impresa, deve tenere a mente nella definizione delle proprie strategie di conquista del mercato.
E’ quanto emerge da una recente ricerca condotta dall’agenzia CONE Communications/Echo su 10.000 consumatori in 10 paesi del mondo. Il 93% degli intervistati si dichiara più fedele all’azienda che attua politiche di responsabilità sociale. I consumatori, sempre più spesso, hanno iniziato a chiedere alle imprese di assumere un ruolo attivo nella soluzione dei problemi sociali e ambientali più urgenti. Il rischio, per chi non dimostra di avere la capacità di rispondere a questa aspettativa, è molto più alto della propria reputazione. Il 93% degli intervistati si dichiara più fedele all’azienda che attua politiche di responsabilità sociale e l’87% tiene in considerazione i comportamenti dell’impresa quando decide di acquistare i suoi prodotti. E grazie ai social media i cittadini di tutto il mondo hanno accesso, come mai prima d’ora, alle informazioni sul comportamento delle aziende: il 62% degli intervistati utilizza la rete per informarsi sulle politiche di Corporate Social Responsibility.
Grazie dunque agli sviluppi in chiave social dei flussi di comunicazione, gli individui cercano e condividono le preoccupazioni sociali, rivendicando un ruolo attivo e centrale nel mercato. In particolare, è la consapevolezza del consumatore di influenzare le scelte e i comportamenti delle aziende che definisce i nuovi parametri della responsabilità aziendale. Sottovalutare l’impatto che atteggiamenti di responsabilità aziendale hanno sugli individui, equivale a sottovalutare la sensibilità e la capacità di orientarsi nel mercato dei consumatori.