Cronache da dietro il cancello

Ufficio Cambi

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Cambio è una parola che mi è sempre piaciuta, mi sono sempre piaciuti gli uffici dove cambiavo la valuta, anzi i soldi, quando non era ancora uniformata l’Europa ogni volta che passavo un confine. Mi sentivo più libero quando c’erano i confini, mi bastava passarne uno per sentirmi in un altro mondo. Eliminando i confini c’hanno tolto l’illusione di poter fuggire. Ma se non si può più fuggire, inevitabilmente ci si adatta a combattere.

La storia di questi ultimi mesi mi ha insegnato che i confini sono caduti nel mondo virtuale, quello dove vivono i nostri doppi mediatici, ma che inevitabilmente si replicano nel mondo reale, dando vita ad un processo inverso ed inarrestabile. Fratelli, le repressive leggi varate a iosa con la scusa di proteggerci, dai ritiri patente alla miseria schiavista cui costringono la maggior parte di noi, hanno sortito il solo effetto di isolare gli individui per controllare l’umanità, ma… stiamo imparando a mantenere vive le nostre sinapsi collettive attraverso l’unica comunicazione che in isolamento sociale ci permettono… a meno che non si venga rinchiusi in galera, ma anche quelle stanno scoppiando e non ci sono abbastanza soldi per costruire tutte quelle che servirebbero per contenere come si vorrebbe tutta la schiera di asociali declinati in forme e modi differenti.

Il sistema è imploso su se stesso e questo lascia intravedere un futuro non solo diverso ma quasi certamente migliore di un presente che ha fatto il suo tempo. La reazione a catena che ha dato inizio alle rivoluzioni arabe, l’insostenibilità dell’economia virtuale sulla quale si basavano i governi del vecchio continente, lo scambio di opinioni attraverso la rete (che ironia della sorte le contiene ma non le imprigiona) mi ha fatto capire che sono più importanti i risultati degli ultimi 3 minuti che quelli degli ultimi tre mesi, ergo, stiamo pronti, perché il futuro è già iniziato, si tratta solo di dargli il tempo per spazzare le barricate del “vecchio che avanza” e di fare tutta la pulizia necessaria affinché il “nuovo che c’è” possa prendere tutto il suo posto. Non ho idea che non posso lanciare e non v’è opinione che non possa essere divulgata, le nostre idee sono la cosa più anarchica che si possa immaginare, le idee viaggiano su gambe proprie ed una volta in marcia, nessuno le può controllare, soprattutto negli effetti che andranno a scaturire quando incontreranno altre idee e quando entreranno nella testa di altri uomini. Stiamo evolvendo più velocemente di quanto la nostra capacità di analisi ci consente di percepire. Come sia stato possibile credere da parte dell’Elite al potere, che l’evoluzione si potesse controllare per sempre, è spiegabile solo considerando l’arroganza che ha reso ciechi coloro che avrebbero dovuto vedere più lontano.

Non sarà gratis e nemmeno a buon mercato veder scomparire il tempo passato e coloro che lo incarnano, gli esempi di attaccamento ai privilegi ed a qualunque costo non mancano, ma questa volta, come già molte altre in passato il cambiamento è fisiologico ed inarrestabile, se così non fosse, guardando fuori dalla finestra dovremmo poter vedere ancora qualche dinosauro.

Per questo mi son tatuato l’araba fenice… anzi 3!

 



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