Avete notato come la guerra in Ucraina, che ha monopolizzato il racconto dei media per più di un anno, adesso sia quasi del tutto sparita dai loro radar? Eppure la guerra c’è ancora.
Perché non ne parlano più? Ve lo dico io: perché la Russia sta vincendo e non hanno il coraggio di dirlo. Già perché è da anni invece che portano avanti una narrazione diversa, falsata, distorta.
Beppe Severgnini, firma di punta del Corriere della Sera nonché uno dei giornalisti italiani più blasonati e onnipresenti sulle reti televisive, nell’aprile dell’anno scorso sosteneva questo (cito testuali parole):
“Questo continuo ricorrere all’uso di armi nucleari da parte di Putin, è un segno della loro disperazione. Qui stiamo parlando di un paese, non il più ricco del mondo, contro 40 democrazie, ricche, avanzate, organizzate. Quindi, come va a finire questa storia è abbastanza evidente. È evidente chi è più forte a lungo andare, economicamente, militarmente, strategicamente.
Anche la Gran Bretagna, queste continue dichiarazioni bellicose non aiutano. Tanto alla fine vinciamo noi, quindi calma.”
Ma poi… noi chi?
Questa non è una partita di calcio, non si tratta di festeggiare o parteggiare per una o l’altra squadra. Il giornalismo fatto come dio comanda è quello che riporta i fatti per quello che sono, senza strumentalizzare o distorcere le notizie.
Questa è stata la narrazione di tutti i mass media occidentali, nessuno escluso, pregna di arroganza, presunzione, superbia. Ma questo non è giornalismo, non è informazione, questa è pura e becera propaganda, per giustificare e legittimare le decisioni sciagurate e per quanto mi riguarda criminali del nostro governo, nel destinare miliardi di euro in armi e aiuti militari.
Oggi la situazione è questa: nel 2024 è prevista una crescita russa tripla rispetto alla zona euro. Le sanzioni sono del tutto inefficaci. Si, inefficaci in Russia ma estremamente efficaci in Italia visto che nel frattempo da noi, oltre il 63% delle famiglie italiane fatica ad arrivare a fine mese.
Ma non è tutto: qualche giorno fa il segretario generale della Nato ha dichiarato che “In Ucraina la situazione è critica” e bisogna prepararsi al peggio. Ovvero alla sconfitta.
Il The Economist, baluardo dell’informazione occidentale, ha pubblicato un articolo dal titolo: “Putin sembra stia vincendo la guerra in Ucraina, per adesso”. Fanno addirittura fatica a scriverlo vedete, utilizzano termini come “sembra” o “per adesso”.
E allora voglio dire una cosa a Beppe Severgnini e a tutti i suoi colleghi (perché miei non sono) che continuano a blaterare cazzate da una vita: siete dei ciarlatani fatti e finiti, ma soprattutto siete tra i principali responsabili del disastro economico, sociale e culturale che sta attraversando il nostro Paese.
