Twitter semplifica le regole per la pubblicità sulla cannabis in Usa
Il social network, il primo a permettere la pubblicità per la cannabis in Usa, ha aggiunto più funzionalità per consentire annunci di prodotti confezionati con THC e CBD
Twitter è stato il primo social network a fare il grande passo e rendere legale la pubblicità di prodotti a base di cannabis negli Usa. Ora dall’azienda hanno annunciato delle modifiche per vedere il processo più semplice e ampliare a nuovi mercati inizialmente non previsti.
TWITTER: REGOLE PIÙ SEMPLICI PER LEE PUBBLICITÀ SULLA CANNABIS
La prima modifica riguarda la possibilità di mostrare prodotti confezionati nelle loro campagne di marketing, consentendo al contempo annunci nei nuovi mercati nascenti negli Stati Uniti.
Le aziende in possesso di una certificazione statale, ad oggi le uniche che possono fare pubblicità sui propri prodotti a base di cannabis, “possono anche continuare a collegarsi responsabilmente alle loro pagine web di proprietà e gestite e alle esperienze di e-commerce per prodotti e servizi relativi a CBD, THC e cannabis”, ha scritto Alexa Alianiello, responsabile delle vendite e delle partnership di Twitter, in un post sul blog sottolineando che: “Abbiamo anche apportato alcune modifiche per le licenze mediche e aperto ulteriori mercati ricreativi (si applicano alcune restrizioni).”
CANNABIS MEDICA E A USO ADULTO
Twitter ora consente annunci nel settore della cannabis terapeutica rivolti agli utenti in Alabama, Arkansas, Florida, Minnesota, Mississippi, Missouri, Oklahoma, Pennsylvania, Porto Rico, Rhode Island, South Dakota e West Virginia, secondo le informazioni fornite da Rosie Mattio, fondatore e CEO della società di marketing dell’industria della cannabis con sede a New York, Mattio Communications. Gli annunci sulla cannabis ad uso adulto saranno invece consentiti anche nel nuovo mercato del Missouri.
Le rivelazioni arrivano dall’intervista fatta da MJBizDaily a Rosie Mattio, che spiega che la decisione di Twitter di consentire immagini di prodotti a base di cannabis confezionati offre “molte più opportunità a questi marchi di raggiungere i consumatori e mostrare loro il prodotto reale”.
È da febbraio che Twitter ha aperto alla possibilità di sponsorizzare prodotti a base di cannabis e, dopo una fase iniziale complessa in cui i risultati per le aziende che hanno fatto i propri tentativi sono stati contrastanti, ora si sta andando verso la semplificazione, cercando di fare attenzioni alle sfumature delle varie leggi, soprattutto a livello locale.
Twitter ha “raccolto feedback significativi dall’industria della cannabis che abbiamo preso in considerazione per creare ancora più opportunità”, ha osservato Alianiello di Twitter nel post sul blog che annunciava gli aggiornamenti della politica pubblicitaria.
Ad oggi l’unica altra piattaforma a permettere annunci correlati alla cannabis è Google Ads, però solo relativamente a prodotti a contenenti CBD: chissà chi sarà la prossima azienda che ripenserà le proprie politiche, aprendo definitivamente al mercato delle pubblicità sulla cannabis, almeno negli Stati Uniti.