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Tutte le Regioni, insieme, chiedono al governo un passo indietro sulla canapa

È successo ieri, nella conferenza delle Regioni, dove anche le 14 di centro-destra si sono schierate contro il governo

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In seduta straordinaria di ieri la Commissione Agricoltura della Conferenza delle Regioni — presieduta dall’assessore veneto Federico Caner ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che chiede al Governo di fare un passo indietro sull’art. 18 del Decreto Sicurezza.

Chiediamo ufficialmente una revisione dell’articolo 18 del DL, che vieta la coltivazione della canapa anche a bassissimo contenuto di Thc. Questo a tutela delle nostre aziende, certificate e destinatarie negli anni di finanziamenti regionali, statali ed europei. Perché, lo ricordo, la filiera della canapa è sostenuta da una Legge veneta che ne tutela la produzione attraverso specifici progetti, bandi, contributi. E infine è bene dire che il DL non vieta l’importazione del prodotto, consentita dalla norma europea, ma solo la coltivazione nazionale”, ha dichiarato in un comunicato stampa.

CANAPA: UNA LETTERA PER LOLLLOBRIGIDA

“Nelle prossime ore”, ha continuato l’assessore, “partirà dalla Commissione Politiche Agricole una lettera al ministro Lollobrigida cui già avevamo sottoposto alcune proposte di emendamento al DL, chiedendogli di valutare la revisione dell’articolo 18 del testo di legge, per permettere l’utilizzo delle infiorescenze di canapa contenenti cannabidiolo anche per usi diversi dal florovivaismo professionale. Vogliamo trovare assieme al Governo una soluzione che consenta agli agricoltori, certificati e con produzioni di qualità, di tenere viva la filiera, bilanciando la giusta preoccupazione del legislatore per la sicurezza pubblica con gli investimenti fatti nel tempo dalle aziende e con i finanziamenti pubblici concessi alla filiera”.

“Abbiamo sollevato la questione da molti mesi, la misura attuale è un provvedimento punitivo che cancellerebbe di fatto un comparto industriale in forte ascesa e che conta circa 23mila occupati”, ha dichiarato Cristiano Fini, presidente nazionale Cia, schierandosi al fianco dei produttori.

LE PROTESTE DEI NEGOZIANTI

Intanto i negozianti si stanno auto-organizzando con proteste che stanno prendendo il via in tutta Italia, mentre è stata annunciata una manifestazione nazionale contro il decreto per il 31 maggio. A Roma sono previsti 3 presidi, organizzati dal Gruppo autonomo Commercianti Canapa, uno per il 10 maggio in Largo Argentina a partire dalle 10, uno il 17 maggio in piazza Anco Marzio a Ostia, sempre dalle 10, e un altro per il 24 maggio in via del Pigneto 117 a Roma, a partire dalle 17.30. Un altro evento si è tenuto nei giorni scorsi a Lecce, con Canapa Sativa Italia protagonista.

VADEMECUM PER GLI OPERATORI DI SETTORE

Intanto è stato messo a punto un vademecum per gli operatori di settore, creato da Canapa Sativa Italia, Confagricoltura, CIA, Copagri, CNA Agroalimentare, tutte le altre associazioni di settore e con il contributo di consulenti legali, agronomi e giuristi esperti in materia di stupefacenti e agricoltura industriale.

Contenuti principali:
• Confronto dettagliato tra vecchia e nuova Legge 242/2016;
• Chiarimenti normativi e operativi su cosa è lecito e cosa ricade ora nel DPR 309/90;
• Strumenti per tutelarsi in caso di controlli o accertamenti;
• Raccomandazioni tecniche per aziende agricole e punti vendita;
• Linee guida per la gestione delle scorte e dei documenti;
• Approfondimenti giuridici e giurisprudenziali aggiornati (Cassazione, Ministero, UNODC);
• Focus sulla responsabilità dei dipendenti e tutela legale del personale.
Un riferimento concreto e condiviso per orientarsi, tutelarsi e agire responsabilmente, anche alla luce delle azioni legali in corso e delle richieste già presentate a livello nazionale ed europeo. Il vademecum è disponibile su richiesta per aziende, soci e operatori interessati scrivendo a: [email protected]


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