TRX: la web-radio rap che non c’era (e spopola)
Settantamila download nel primo giorno di disponibilità sono un segnale importante: vuol dire che TRX serviva, e tanto.
Con questo nome, un’autentica autorità dell’hip-hop italiano come Paola Zukar ha trasformato la sua passione per il rap in una creatura che parla e che si muove leggera tra sistemi operativi e smartphone, perché TRX non è una label e non è un nuovo artista, ma una radio in streaming interamente dedicata al rap, disponibile per iOS e Android come app completamente gratuita.
TRX, dal design essenziale e dal funzionamento intuitivo, cerca di riempire le lacune della radiofonia tradizionale italiana. Non si può dire, infatti, che le emittenti nazionali siano sorde ai richiami dell’hip-hop, con punte di diamante sotto forma di trasmissioni e personaggi presi in prestito alla scena che arricchiscono i palinsesti e fanno cultura in questo senso, da La Pina – storicamente a Radio Deejay – a Jake La Furia su 105, da Burger Radio a Radio Italia Rap.
La nuova arrivata, però, cerca di supplire alla logica delle programmazioni “normali”, che per loro natura inseguono il singolo o il personaggio che va spinto promozionalmente, con un approccio creativo e irresistibile, che invoglia all’esplorazione e alla scoperta.
Espressione di una passione divorante, TRX è in tutto e per tutto una playlist infinita, che porta alla mente la rassegna della collezione di dischi di un maniaco dell’hip-hop, con un equilibrio invidiabile tra grandi classici e nomi nuovi ed emergenti: accanto a leggende come Schoolly D o i N.W.A. abbiamo sentito Yxng Bane o Jaden Smith, senza nessuna preclusione di (sotto)genere. E lo spazio dato alle proposte musicali italiane non è affatto ridotto: oltre il 60% dei brani riprodotti, in un ascolto-test durato quasi 24 ore, è dedicato agli artisti italiani, e non potrebbe essere diversamente.
A essere coinvolti in maniera diretta con TRX come direttori artistici ci sono infatti alcuni dei rapper di Casa Italia che sono legati da amicizia o rapporto professionale con quell’autentica guru che è Zukar. Clementino, Fabri Fibra, Guè Pequeno, Marracash, Salmo ed Ensi, sono su TRX sotto forma di “Selection” con le loro preferenze del momento, trasmesse a intervalli regolari durante l’arco delle 24 ore.
In questi primi giorni di trasmissione a TRX, dunque, non manca la personalità. Magari i contenuti confezionati, quelli sì. E allora sarebbe bello avere delle voci a guidarci negli ascolti scelti con così tanta cura dalle sette teste finora ai vertici dell’operazione.
Nelle prossime settimane il numero dei curatori si andrà ad allargare a coinvolgere sempre più artisti, e se i numeri lusinghieri di queste prime ore di lavoro saranno – come facilmente immaginabile – mantenuti, TRX dovrà ripensare il proprio modello, magari aggiornandosi per diventare freemium, con una versione in abbonamento che potrebbe giustificare la trasformazione in una radio web con tutti i crismi.