Torino, il buffet alla canapa in Consiglio comunale scatena un putiferio politico
Organizzare un rinfresco a base di prodotti alla canapa del tutto legali e privi di principio attivo in Italia rappresenta ancora una provocazione che grida la vendetta dei benpensanti. Se la sede del buffet è la sala ricevimenti di un Consiglio Comunale poi, apriti cielo: le reazioni tipo dei consiglieri del gruppo dei cosiddetti Moderati sono state le seguenti: “E’ una vergogna”, “Istigate comportamenti illegali”, e chi più ne ha più ne metta.
RINFRESCO CON TARTINE E TISANE ALLA CANAPA. Il tutto è andato in scena lunedì, quando nella “sala matrimoni” del Comune di Torino, è stato allestito il rinfresco organizzato dal consigliere Silvio Viale (radicale che siede tra i banchi del Pd) in collaborazione con il Coordiamento Unitario per la Legalizzazione della Canapa. Tartine, pizzette, tisane, birre ed anche cordami prodotti con la canapa sono stati offerti ai presenti. Un’iniziativa pensata per sensibilizzare il Consiglio sugli utilizzi industriali della canapa, alla quale hanno partecipato il consigliere Pd Luca Cassiani, quello del Movimento 5 stelle, Vittorio Bertola e il consigliere regionale di Sel Marco Grimaldi che ha depositato una proposta di legge sull’uso terapeutico della canapa. Poi sono arrivati anche i consiglieri di centro-destra, i quali hanno aspettato la seduta del Consiglio comunale che doveva iniziare subito dopo il buffet mattutino per scatenarsi.
IL CONSIGLIO COMUNALE SOSPESO PER EVITARE LA RISSA. il consigliere Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia) è subito partito all’attacco contro “la vergogna” andata in scena e, forte anche della testimonianza del presidente della “Sala Matrimoni” che ha dichiarato che non sapeva dell’iniziativa, ha accusato Viale di organizzare iniziative illegali. In aula si è scenata una bagarre tale che il presidente dell’aula Porcino (centro-destra) dopo aver stigmatizzato anch’egli l’iniziativa di Viale, e dopo che lo stesso Viale ha iniziato ad accusare di “ignoranza” e “ipocrisia” il fronte proibizionista del Consiglio, ha addirittura sospeso la seduta del Consiglio per evitare che il clima degenerasse. La consigliera Chiappello (centro-destra) ne ha anche approfittato per rimediare un poco di visibilità mediatica, firmando un comunicato stampa nel quale ha parlato del buffet alla canapa come di un’iziativa “populista e superficiale che rischia di spingere i giovani all’emulazione di comportamenti illegali”.
E poco importa se in realtà tutti i prodotti presenti al rinfresco erano non solo legali, ma anche acquistabili in tanti negozi torinesi. Evidentemente, quando c’è di mezzo la canapa, l’importante è sparare nel mucchio.