Tilray: le nuove infiorescenze di cannabis medica disponibili in Italia
Entro qualche mese saranno prescrivibili 3 nuove tipologie di infiorescenze di cannabis terapeutica per i pazienti italiani
Leader globale nel settore della cannabis medica, Tilray ha comunicato di aver ottenuto l’autorizzazione del Ministero della Salute per importare e distribuire infiorescenze di cannabis per uso terapeutico in Italia.
Le infiorescenze – prodotte dall’azienda in Portogallo – arriveranno dunque sul mercato italiano per affiancare quelle dell’azienda Bedrocan, che vengono vendute direttamente dal ministero della Salute olandese, e quelle prodotte e distribuite dallo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze.
LE 3 NUOVE INFIORESCENZE TILRAY
Sono 3 le nuove tipologie di infiorescenze che, tra qualche mese, potranno essere prescritte ai pazienti italiani:
- Tilray THC 25%
- Tilray THC 18%
- Tilray THC 9% / CBD 9%.
«Questo traguardo sottolinea il ruolo fondamentale della cannabis medica come medicina terapeutica per i pazienti che ne hanno bisogno, a sostegno della loro salute e del loro benessere», ha evidenziato Denise Faltischek: Chief Strategy Officer e Head of International dell’azienda.
«Siamo orgogliosi di espandere il nostro portafoglio di cannabis medica in Italia con l’introduzione dei nostri prodotti Tilray Medical, di alta qualità e certificati EU-GMP, che rispettano i più elevati standard di cura del paziente. Ringraziamo il Ministero della Salute per la fiducia accordata a Tilray Medical e per aver messo a disposizione un quadro normativo che garantisce l’accesso a terapie a base di cannabinoidi sicure, coerenti e affidabili. Insieme, stiamo facendo progredire la sanità e il benessere dei pazienti attraverso innovazione e collaborazione», ha concluso Faltischek.
PRODUZIONE ITALIANA E LEGGE SULL’AUTOPRODUZIONE
Riguardo la manifestazione di interesse lanciata dal precedente governo nel 2022 per trovare aziende private italiane interessate a produrre cannabis medica, per rimpinguare l’esigua produzione dello Stabilimento di Firenze, non ci sono novità. L’ultima notizia è del 2023, quando vennero comunicati i nomi delle 6 aziende che avrebbero avuto accesso alla fase 2.
E nessuna notizia anche sull’altro fronte, quello della legge di iniziativa popolare sull’autoproduzione di cannabis, per la quale erano state raccolte oltre 54mila firme. Le firme raccolte erano state depositate in Senato a giugno 2023, ma subito erano iniziati diversi problemi con la validazione. Grazie al lavoro certosino di Barbara Bonvicini, vicepresidente di Meglio Legale, nel 2024 erano stati recuperati tutti i certificati che dovevano essere rilasciati dai comuni per la validazione delle firme.
La legge è stata depositata in Senato, che avrebbe l’obbligo procedurale di discuterla, ma, come denunciato da Meglio Legale, non è mai stata calendarizzata. “Il regolamento del Senato parla chiaro e non ci sono dubbi di interpretazione sul fatto che Ignazio La Russa (presidnete del Senato, nda) quella proposta di legge di iniziativa popolare la deve calendarizzare, punto e basta”, avevano comunicato da Meglio Legale spiegando che: “Ovviamente andremo avanti con i nostri avvocati stiamo cercando di capire come intervenire. Questa storia solo per farvi capire come queste persone occupano le istituzioni come se fossero a casa loro. Manca giusto un busto di Mussolini, per essere casa loro”.