Tilray e Aphria: un’unione da 4 miliardi per l’azienda di cannabis più grande al mondo
Sono due delle maggiori aziende di cannabis canadesi e hanno deciso di unirsi per dar vita alla più grande azienda del mondo dedita alla cannabis: Tilray e Aphria hanno annunciato un’operazione che darà alla nuova entità un valore di mercato azionario di 4,8 miliardi di dollari canadesi (più di 3 miliardi di euro), con i ricavi combinati delle due società che negli ultimi 12 mesi hanno raggiunto la cifra di pari a 560 milioni di euro.
Entrambe le società hanno sede in Canada, dove la legalizzazione della cannabis a livello medico e ricreativo ha dato vita a un’industria in rapida crescita proprio alle porte del potenzialmente redditizio mercato statunitense. Se da una parte i referendum di novembre in USA hanno portato a 15 gli Stati americani che hanno legalizzato l’uso ricreativo, mentre sono 36 quelli in cui è legale l’uso medico, dall’altra alla Camera c’è stata la storica approvazione della legalizzazione a livello federale, che toglierebbe anche gli ultimi vincoli che legano lo sviluppo di questa nuova economia.
Aphria e Tilray hanno detto di aspettarsi che il loro accordo porterà a circa 100 milioni di dollari di risparmi sui costi in aree chiave, tra cui la coltivazione e la produzione, l’acquisto di cannabis e di prodotti, le vendite e le spese di marketing e aziendali.
La nuova società sarà leader anche nel settore delle bevande alla cannabis, grazie alla partnership fra Tilray e Anheuser-Busch InBev, che possiede marchi come Budweiser, e al fatto che Aphria ha detto di aver acquistato la SweetWater Brewing, un birrificio artigianale con sede ad Atlanta con distribuzione in 27 stati, per 300 milioni di dollari USA.
“Quando le normative statunitensi lo permetteranno, la società combinata si aspetta di essere ben posizionata per competere nel mercato statunitense della cannabis, dato che i suoi marchi e il suo sistema di distribuzione sono già forti, oltre al suo record di crescita nei prodotti confezionati per il consumatore e nella cannabis”, hanno sottolineato in un comunicato.