Tillandsie, le figlie del vento
Poco note ma molto amate da chi ne è a conoscenza: sono le piante epifite, comunemente chiamate “figlie del vento”. Queste piante presentano radici poco sviluppate, quasi inesistenti, e hanno la capacità di raccogliere tutti i nutrienti attraverso l’aria. Appartengono al genere Tillandsia che fa parte della famiglia delle Bromeliaceae, tipiche dell’America Centrale.
In genere le piante epifite crescono sulle rocce o sui fusti e i rami degli alberi, ma nelle zone dove sono altamente diffuse si possono trovare un po’ ovunque. Il motivo per cui tendono a crescere ad altezze rilevanti è dato dal loro habitat naturale: la foresta tropicale. La fitta vegetazione presente crea con le sue chiome, che raggiungono altezze considerevoli, uno strato denso e rigoglioso che impedisce alla luce del sole di filtrare, rendendo faticosa la crescita delle piante a livello del suolo; ed è così che questa specie sfrutta l’altezza degli alberi per reperire la luce necessaria.
Nella maggior parte dei casi le piante aeree non sono piante parassite in quanto riescono autonomamente ad assorbire l’acqua e i sali minerali attraverso la superficie delle foglie o tramite le radici aeree che utilizzano anche per ancorarsi al loro sostegno. La parte fondamentale di queste piante sta infatti nei tricomi, piccole escrescenze, che si aprono quando la pianta è secca per raccogliere dall’aria i nutrimenti necessari (principalmente acqua e sali minerali) e si chiudono quando questi vengono immagazzinati per impedirne l’evaporazione. Solo alcune Bromeliacee sono dotate di foglie particolarmente robuste, disposte in modo tale da formare una specie di contenitore in cui si raccoglie l’acqua piovana. Inoltre l’aspetto tipicamente vellutato di queste piante è un effetto curioso dato dalla presenza dei tricomi.
Il processo di immagazzinamento dei nutrimenti avviene anche per le sostanze inquinanti presenti nell’aria, che vengono assorbite, metabolizzate ed eliminate rendendo così la tillandsia una delle piante più efficaci contro l’inquinamento e nella purificazione dell’aria.
Il periodo di fioritura di queste piante va dalla tarda estate fino all’autunno, con la comparsa di fiori generalmente di colore diverso e di breve durata.
Queste spettacolari piante possono essere coltivate anche in casa con pochi e semplici accorgimenti. Innanzitutto bisogna fornirle un supporto in modo che le radici si possano aggrappare (rami o pezzi di cortecce), poi è necessario posizionarle in posti luminosi ma al riparo dai raggi solari diretti e in locali ben areati, ed è inoltre fondamentale evitare bruschi sbalzi di temperatura. In ultimo necessita di frequenti irrigazioni con acqua nebulizzata nei periodi particolarmente caldi, per assicurarle un buon livello di idratazione.
Bastano poche attenzioni e un po’ di buona volontà per far crescere le Tillandsie in casa e migliorare la qualità dell’aria, provare per credere.