The Rolling Stones Rarities 1971-2003
Si sa: i Rolling Stones o li ami o li odi. Trovo abbastanza difficile che un ragazzo (diciamo di vent’anni) possa innamorarsi di questo gruppo storico dopo aver ascoltato il loro ultimo album “A Bigger Band”. Diciamo la verità, quel disco ha lasciato molti fan con il sapore della delusione in bocca. Meno male che ci ha pensato la Emi. Poco dopo l’uscita dell’album di cui sopra, la Virgin spulcia negli archivi della Emi e trova diverse chicche che gli appassionati delle Pietre Rotolanti non possono non apprezzare.
Ecco allora che esce l’album che quei ventenni di cui parlavo potranno adorare e, di rimando, capire la filosofia degli Stones e amarli sul serio. “Rarities: 1971-2003” contiene dei brani veramente eccezionali, perle perse nel tempo, brani live mai pubblicati ufficialmente, B-Sides introvabili e tutto il rock’n’roll di cui i Rolling Stones sono capaci. Lo ammetto, acquistando questo album (dopo la mezza delusione di “A Bigger Band”) mi aspettavo la solita raccolta “furbina” delle case discografiche, sempre con gli stessi brani o registrazioni assurde (fatte malissimo) di brani conosciuti. E invece bisogna ricredersi: i brani live registrati sono perfetti sotto tutti i punti di vista. Tanto per fare qualche esempio: c’è una versione dal vivo di “Tumbling Dice” eseguita ai tempi del Voodoo Lounge Tour talmente bella che supera quasi (sottolineo “quasi”) la mitica versione in studio; una magnifica “Wild Horses” acustica (apparsa su “Stripped”) e anche un riarrangiamento di “Live With Me” di fine anni 90. Tra i vari capolavori (“Let It Rock”, “Mannish Boy”, “I Just Wanna Make Love To You”) ci sono anche brani discutibili come la versione dance (ancora più dance) di “Miss You”, brano non proprio impeccabile delle Pietre.
Abbondano i B-Sides (“Wish I’d Never Met You”, “Beast Of Burden”, “Anyway You Look At It”) e addirittura un brano semi-inedito (mai apparso su un disco degli Stones) come “Fancy Man Blues” che sicuramente è il migliore dell’album (riarrangiamenti permettendo). A chiudere il tutto una magnifica versione acustica di “Thru And Thru” del mitico Keith Richards che personalmente supera in pieno quella in studio apparsa su “Voodoo Lounge”. “Rarities: 1971-2003” è un album veramente eccezionale, assolutamente essenziale per chi, come me, fa parte di quella categoria di persone che gli Stones li ama senza mezze misure.