The Factory Photographs: David Lynch e il fascino delle fabbriche in mostra al Mast
«Amo l’industria. Amo le cose artificiali. Mi piace vedere la gente al lavoro, e mi piace vedere fanghi e rifiuti di origine antropica.»
111 foto in bianco e nero del regista David Lynch, conturbanti come i suoi film, sono state esposte al Mast (“Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia”) di Bologna in occasione della mostra “The Factory Photographs”, dal 17 settembre al 31 gennaio 2014. Tolti i panni da regista il famoso cineasta si interfaccia con l’obiettivo della macchina fotografica lasciandoci a bocca aperta ancora una volta.
Scatti raccolti tra gli anni Ottanta e il Duemila tra New York, New Jersey, Los Angeles, Inghilterra, Polonia e Berlino che mettono in primo piano le nuove “cattedrali” moderne. Vetri spezzati, comignoli, fabbriche abbandonate, ciminiere sono i soggetti principali delle foto in cui si palesa la fascinazione verso tutto ciò che riguarda l’industrializzazione nel senso più ampio. Il suo tocco è evidente e si può rivedere nelle atmosfere, nei soggetti scelti e nelle sequenze oniriche ed enigmatiche. Industrial Soundscape, Bug Crawls, Intervalometer: Steps sono i 3 cortometraggi proiettati durante la mostra che evidenziano il nesso dei temi a lui cari tra i suoi film e la sua fotografia.
Acirne