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The Cannabis Doctor #45

Bella giornata oggi, Doc Roll.
Si, finalmente ho iniziato a vangare la terra dell’orto, aggiungendo stallatico di cavallo, come preparazione al trapianto in terra.

Non semini direttamente?
Mai, tra qualche sempre possibile lumaca ed uccellini che vogliono rinfrescarsi il becco, poche sopravvivrebbero.

E tu alle piante vuoi bene.
Già, non solo alle piante, anche ai semi. C’è chi ancora prende i semi nel palmo della mano nuda, ingrassandone la superficie esterna ed impedendo all’umidità di bagnarli completamente.

Ma il modo migliore per seminare quale è?
Personalmente, metto in ammollo i semi per 24 ore in due dita d’acqua di rubinetto, c’è chi usa l’acqua distillata, ma, provando, non ho trovato differenze. Ho naturalmente provato diversi inerti, anche il cocco, che permette una grande e migliore espansione delle radici, ma mi piace troppo la ricca e soffice terra.

Già, ma esiste un terriccio apposito? Proprio per la semina?
Si, è preferibile un terriccio sottile, o setacciato, che sia poco concimato e leggero, aerato. Ne ho un sacco da 20L sempre di scorta. Dobbiamo renderci conto che il seme è vigoroso, ma la nostra pianta ha una radice fittonante che deve avere almeno una decina di centimetri senza ostacoli, per poter dare il massimo.

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Una curiosità. Ma il seme deve essere inserito con la parte più larga in basso?
In teoria, sarebbe meglio che la radichetta sbuchi verso l’alto, in modo da permettere la curvatura che spingerà il seme, liberandolo della cuticola. Ho provato entrambi i modi e anche a metterlo lateralmente, l’importante è fare un buchetto di un centimetro, ho provato anche a mezzo centimetro, ma diverse piantine, all’emergenza non riuscivano ad aprirsi bene.

I vasetti li metto sul davanzale?
La temperatura esterna deve superare la minima dei 14° e le piantine devono avere subito la luce, anche se i primi giorni sarebbe l’ideale una mezza ombra, tipo i rami di qualche sempreverde. Il problema, in campagna, sono i gatti o gli uccelli, quindi meglio sotto una rete.

Li ingabbiamo?
Hahaha, si, ma in quel caso si sta meglio dentro che fuori. Li proteggiamo, sapendo quali pericoli corrono.

Proprio vero, con quello che costano, è un peccato sprecarli.
Ho visto che usi i vasetti neri da vivaio, buoni ma con l’accortezza che bisogna usare con tutti i vasi neri, grandi e piccoli.

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Quale sarebbe?
Non avere fretta e ragiona. I raggi solari, anche in questo periodo che non sono fortissimi, riscaldano eccessivamente la terra e danneggiano le radici, anche gravemente. Dobbiamo mettere i vasi uno accanto all’altro e riparare i più esterni, io semplicemente li metto in una cassetta della frutta, ma puoi metterci della carta argentata o quello che ti pare, purché sia bianco. Un altro problema è l’umidità, se si abbassa troppo, nelle foglie si chiudono gli stomi e non avviene il giusto scambio aereo. L’ideale è l’apposita serretta, provvista di un coperchio trasparente, ma possiamo usare qualsiasi mezzo adatto, anche la plastica trasparente per alimenti. E’ importante che il terriccio di base sia umido, non fradicio. In questo primo, delicato periodo, manteniamo l’umidità usando solamente uno spruzzatore da giardino, in modo che alla piantina non arrivino goccioloni dannosi.

Doc, il fusto delle neonate è tenerissimo, bisogna sostenerle?
Le nostre piante sono forti, la natura le ha ben dotate, ma noi non vogliamo la selezione naturale, dove crescono solamente le piante migliori, bensì che crescano bene tutte. Il vento rafforza il fusto e migliora lo scorrimento linfatico, ma una ventata improvvisa può spezzare facilmente il tenero germoglio. Aiutiamole sostenendole.

Grazie per i consigli, Doc.
Per me è un piacere, ciao.

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a cura di Indoored



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