HipHop skillz

The Biggest Hip-Hop Fails of 2012 (USA 2.0)

Soulja Boy BET Awards

La strada per il successo non è mai una linea retta, ogni tanto ci si può perdere  via e imbeccare il classico bivio sbagliato. Errare humanum est, dicono. Gli  artisti Hip Hop e i loro associati sono stati però veramente bravi a mettersi in  imbarazzo durante tutti i 12 mesi di un 2012 che ormai ci sta salutando –  questi momenti imbarazzanti hanno costellato le pagine dei tabloid  d’oltreoceano e hanno tenuto banco per lungo tempo su molti siti web, tanto  che Complex.com ha deciso di stilare una classifica dei 25 Biggest Hip Hop  Fails del 2012. Noi abbiamo deciso di riproporvi i 10 più simpatici ed eclatanti,  una lista di dieci fuck-moment avvenuti nel 2012 in cui le star del rap  americano avranno pensato le peggio cose.

10. Lil  Wayne dissa (?) Pusha T
Passati sei mesi da quando Pusha T e Malice hanno sparato a zero su Lil Wayne, ci si aspetterebbe come minimo una risposta di Weezy, con il contenuto e la qualità tipica di cui si dipingono le strofe di Wayne. In realtà le rime sfornate sono pessime e banali –  a cominciare dall’opening “Fuck Pusha T and anybody that love him”. Lil, ma hai presente i dissing veri? Pusha T può stare tranquillo. Non ha nulla di cui preoccuparsi. Delusione invece per Wayne, che si becca a gran voce il premio per il worst diss of 2012. 

 9. Soulja Boy: lacrime da evitare ai BET Awards
Tutti abbiamo pianto a modo nostro quando è scomparsa Whitney. Abbiamo pianto per lei, per la sua voce, ma soprattutto perché ci ha mostrato come la vita sia preziosa e come al tempo stesso possa facilmente sfuggirci dalle mani. Non è imbarazzante avere emozioni o mostrarle, è imbarazzante avere unghie sporche e veramente troppo lunghe durante un evento tv di portata nazionale. Soulja Boy ha pianto durante il tributo dedicato a Whitney durante i BET Awards, e questo gli fa onore, ma forse era meglio farlo indossando un paio di guanti.

 8. Joe Budden e il problema del parcheggio.
Il supergruppo Slaughterhouse si compone di quattro dei liricamente più dotati rapper della scena: Royce da 5’9’, Crooked I, Joell Ortiz e Joe Budden. Ogni volta che il quartetto fa una capatina nella propria città, sono tutti sicuri che sarà un ottimo show. Il concerto di Joe Budden al NYC Best Buy Theatre era sold out da tempo e nessuno avrebbe pensato che Joe sarebbe mancato all’evento. Joe Budden, un uomo in grado di ricordare migliaia di rime da centinaia di canzoni dimentica invece di pagare un biglietto del parcheggio di 75$ e la polizia, dopo averlo multato, gli ha pure regalato una notte in cella. Il palco è rimasto vuoto quella sera.

7. Shyne ne ha per tutti
A Shyne, reduce da ben tre tentativi di rap (e chiamarli tentativi è ancora un complimento) miseramente falliti, riesce bene solamente una cosa: scocciare la gente. Da Diddy a 50cent, da Game a Rick Ross, Shyne non si è mai dimenticato di far pervenire la sua opinione. Per non farsi mancare nulla ha deciso di criticare pure l’album “good Kid, m.a.a.d. City” di Kendrick Lamar con un tweet che recita: “Yoooo! Kendrick Lamar is talented with a lot of potential but his album is traaaaash”. Per criticare un disco che sta ricevendo solamente glorie e complimenti da due mesi a questa parte ci vuole coraggio, ma dato che nessuna etichetta ha lo stesso coraggio di offrire un contratto a Shyne, forse questo è il solo modo che gli è rimasto per far sentire la sua voce.

 6. Bangladesh vs. Swizz Beatz
Date al producer Bangladesh l’opportunità di rovinarsi la carriera e non vi deluderà. Nel caso non lo conosceste, Bangladesh è famoso per aver prodotto “A Milli” di Lil Wayne e altre sue canzoni che suonano più o meno allo stesso modo. Durante un’intervista ha avuto il coraggio di definire il ruolo del producer Swizz Beatz come irrilevante. Una cosa strana e inusuale da dire, considerando che Swizz Beatz è.. ovunque? A Swizz la cosa non è piaciuta, ma si è limitato da gran signore a dare del clown a Bangladesh, che è chiaramente il vero irrilevante.

5. Pitbull e il repellente per gli orsi
Pitbull
aka Mr. 305, per il fatto di esser nato e cresciuto nella contea di Dade (305 è l’area code della contea ndr.) si è evoluto di recente in Mr. Worldwide, un soprannome derivato dalla sua musica che attraversa e filtra diverse culture. Questo soprannome calza perfettamente al viaggio che Pitbull ha dovuto affrontare verso la lontana e ghiacciata contea di Kodiak, in Alaska. Il programma della Walmart sottoscritto da Pit, avrebbe dovuto mandarlo a cantare nello store che avrebbe ricevuto il maggior numero di “mi piace” su Facebook – 70000 like più tardi, ricevuti tutti dalla sperduta filiale in Alaska, Pitbull si è ritrovato sul palco di Kodiak a cantare e ricevere un barattolo di repellente per orsi dal sindaco della città, il quale, dicono in giro, si faccia chiamare Mr. 907 (area code della contea di Kodiak, Alaska ndr.)

4. Bow Wow non ha più soldi?
Bow Wow
è uno che sputa rime da più di 26 anni, che ha fatto il giro del mondo, che è stato ripreso da Mtv, che ha fatto a gara con Soulja Boy per chi possedesse la Ferrari migliore, le cui canzoni si intitolano: “Mo Money”, “Get Money”, “She’s in love with my Money” e “Money in the Way” ha avuto la faccia tosta di dichiarare solo 4,000$ al mese. Non contento si è lamentato di avere solo 1.500$ sul conto corrente e ha fatto causa alla ex-moglie per dover pagare più di 3,000$ al mese di alimenti. Il giorno dopo ha dichiarato (tutto contento) di aver firmato un contratto come co-host per il programma tv BET’s 106 & Park. Fate vobis.

3. Lord Finesse cita Mac Miller
Da sempre la cultura dei mixtape permette ai rapper di usufruire dei beats altrui. Almeno finché queste canzoni non vengono utilizzate per fini commerciali, gli avvocati non dovrebbe sentirsi coinvolti. Giusto? NO – ha detto Lord Finesse (in coro probabilmente assieme ai suoi avvocati) che hanno citato per 10 Milioni di $ Mac Miller per aver usato una strumentale di Finesse nel pezzo “Kool-Aid & Frozen Pizza”, track con cui Mac avrebbe fatto soldi grazie alla pubblicità di Youtube. La cosa pazzesca è che il beat non è nemmeno una creazione di Finesse, ma si basa su un sample di Oscar Peterson per cui lo stesso Finesse non ha mai sborsato un dollaro. Mah!

 2. Chief Keef pessimo
Chief-Keef ha fatto parlare molto, e forse un po’ troppo poco musicalmente di sé durante questo 2012.  Il suo ultimo pezzo si chiama “Hate being Sober”, un’affermazione scioccante se si pensa che proviene da un ragazzino di soli 17 anni. Nel mese di settembre il rapper coetaneo di Chief Keef, Lil Jojo, viene ucciso in una sparatoria, probabilmente in seguito a un diverbio con alcuni partner di Keef. La risposta di quest’ultimo arriva pronta su twitter: “hahahahahhahahahahaahahahahahahhaahAHAHAHAHAH. #RichNiggaShit” e non contento, completa poi con un secondo tweet “Its Sad Cuz Dat Nigga Jojo wanted To Be Jus Like Us #LMAO”. La madre di Jojo sostiene che Keef, dopo aver firmato un contratto con la Interscope Records a inizio anno, avrebbe pagato per la morte di suo figlio, ma lui si è difeso affermando che il suo account twitter sarebbe stato hackerato proprio in quei giorni. Difficile credergli, visto che ormai il filo del destino di Jojo è già stato tagliato.

 1. Chris Brown, Drake e la guerra delle bottiglie
Durante la scorsa estate nel nightclub W.i.P. di Manhattan Drake e Chris Brown si sono trovati seduti uno di fronte all’altro, ognuno col rispettivo team di supporto. Sembrava anche fosse iniziata nel migliore dei modi con Chris Brown che manda un drink al tavolo di Drake. Che cosa carina! Tutto ok, finché Drake non rimanda indietro il drink con un biglietto allegato: “I’m fucking the love of your life”. Nessuno sa quanto sia vera questa faccenda, voci dicono che pure Meek Mill fosse presente e altri rumors sostengono che sia lui ora ad abbracciarsi Rihanna, ma forse Drake intendeva Karroueche Tran (ultima fiamma di Brown ndr.). Insomma, nel bel mezzo di questo quadrilatero di confusione e passione i due ragazzotti iniziano diligentemente a lanciarsi cordiali bottiglie da un tavolo all’altro. Drake scappa in bagno, Chris Brown rimedia un taglio sul mento, Meek Mill dice “non è successo niente”, Tony Parker (ah, c’era anche lui?) si becca un bicchiere in faccia e a causa della rissa il W.i.P. chiude lì la sua nottata. That’s the way love goes.

Questi dieci momenti imbarazzanti non sono in ordine di importanza, è chiaro che alcuni sono solo simpatici fattacci mentre altri andrebbero presi più seriamente. L’importante è farsi una risata, sperando che anche il 2013 ci regali bombe musicali pari alle tante che abbiamo avuto il piacere di ascoltare durante questi ultimi dodici mesi. Poi, anche se avranno le unghie lunghe e sporche o puzzeranno di repellente per orsi ci passeremo sopra. Nessuno è perfetto. Buon 2013!

p.s. Se volete leggervi anche gli altri fuck-moment di Complex.com cliccate qui

 

 



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