La Thailandia vuole proibire l’uso ricreativo della cannabis
Il primo Paese asiatico a depenalizzare il consumo di cannabis vorrebbe eliminare l'uso ricreativo mantenendo quello terapeutico
La Thailandia è stato il Paese che ha lanciato la rivoluzione della cannabis in Asia, dove molti Paesi mantengono una linea dura, ma che ora sembra intenzionato a fare un passo indietro.
Era il 2019 quando il Paese fu il primo a legalizzare l’uso medico della cannabis, dove fu aperta la prima clinica nel 2020.
CANNABIS IN THAILANDIA
Da lì il settore è in continua ascesa con il governo che nel 2021 decide di implementare la produzione di cannabis e altre erbe medicinali, per il mercato interno e per l’importazione. Alla fine del 2021 i fiori di cannabis vengono esclusi dalla lista degli stupefacenti, portando di fatto ad una depenalizzazione del possesso e del consumo.
Nel 2022 viene approvata l’autoproduzione di cannabis a scopo medico, con il governo che annuncia di voler regalare ai cittadini 1 milione di piante di cannabis. L’idea iniziale infatti era quella di far coltivare direttamente ai cittadini la cannabis ad uso medico, per poi farla rivendere al governo.
Ricordiamo di una pianta che, prima del moderno proibizionismo, era sempre stata presente nella farmacopea e utilizzata come erba curativa. Insomma, più che una rivoluzione, la Thailandia si stava riappropriando di una pianta tradizionale che le apparteneva da secoli.

Sempre nel 2022 inizia a svilupparsi un forte turismo legato anche alla cannabis, grazie all’apertura di locali a tema come caffè e ristoranti, e alle regole labili sull’uso ricreativo. Il governo a fine 2022 scrive anche un vademecum per i turisti, spiegando cosa fosse possibile fare e cosa no.
LA SVOLTA DOPO LE ELEZIONI
Tutto cambia con le elezioni del 2023 e il nuovo primo ministro Srettha Thavisin, che di recente si è espresso contro l’uso ricreativo della cannabis.
Non solo, perché la Reuters ha raccontato che è stata preparata una proposta di legge che vieterebbe l’uso ricreativo della cannabis, prevedendo multe fino a 60mila baht (1.700 dollari) per l’uso ricreativo, mentre le campagne pubblicitarie o di marketing che riguardano tale uso possono comportare pene detentive fino a un anno o multe fino a 100mila baht.
Ora, su questa nuova legge, il governo ha lanciato una consultazione pubblica, chiedendo ai cittadini il loro parere. La scadenza per i commenti è il 23 gennaio, dopodiché il gabinetto valuterà sia la proposta di legge che i suggerimenti ricevuti prima di trasmetterla al Parlamento per ulteriori deliberazioni