Thailandia: nuova legge per regolamentare la cannabis
Invece della proibizione annunciata tempo fa, la nuova legge prevede una regolamentazione della cannabis, anche per uso adulto
Regolamentazione invece che una nuova proibizione: è la strada scelta dal nuovo governo della Thailandia per il settore cannabis, che nel Paese sta crescendo in modo fiorente.
Dopo i passi avanti degli ultimi anni, il nuovo governo del Paese sembrava essere intenzionato a fare tabula rasa, annunciando che l’uso adulto della cannabis nel Paese, ormai molto diffuso con veri e propri dispensari già attivi e funzionanti, sarebbe stato vietato.
Ma le proteste partite a inizio 2024 e la contrarietà del principale partito d’opposizione, hanno fatto rapidamente cambiare idea al nuovo governo, che ha deciso di implementare una nuova legge per regolamentare il settore.
Il nuovo disegno di legge presentato nei giorni scorsi vuole mantenere l’impostazione per l’utilizzo medico e industriale, sottolineandone i diversi vantaggi, e regolamentare con apposite licenze la produzione, vendita e consumo di cannabis ricreativo. L’altra grande novità è la creazione di un nuovo Comitato di controllo della cannabis (CCB) per sviluppare un quadro normativo per l’industria, inclusi di limiti di di THC per vari prodotti.
E quindi il consumo di cannabis per gli adulti rimarrà legale, anche se regolamentato. L’uso ricreativo della cannabis in luoghi pubblici come luoghi religiosi, istituzioni educative, parchi, zoo e parchi di divertimento sarà severamente vietato, ma continuerà ad essere legale all’interno delle abitazioni e in luoghi deputati. Sarà inoltre vietato vendere cannabis a persone sotto i 20 anni e alle donne incinte.
LA RIVOLUZIONE VERDE DELLA THAILANDIA
Era il 2019 quando la Thailandia fu il primo a legalizzare l’uso medico della cannabis, dove fu aperta la prima clinica nel 2020.
Da lì il settore è in continua ascesa con il governo che nel 2021 decide di implementare la produzione di cannabis e altre erbe medicinali, per il mercato interno e per l’importazione. Alla fine del 2021 i fiori di cannabis vengono esclusi dalla lista degli stupefacenti, portando di fatto ad una depenalizzazione del possesso e del consumo.
Nel 2022 viene approvata l’autoproduzione di cannabis a scopo medico, con il governo che annuncia di voler regalare ai cittadini 1 milione di piante di cannabis. L’idea iniziale infatti era quella di far coltivare direttamente ai cittadini la cannabis ad uso medico, per poi farla rivendere al governo.
Sempre nel 2022 inizia a svilupparsi un forte turismo legato anche alla cannabis, grazie all’apertura di locali a tema come caffè e ristoranti, e alle regole labili sull’uso ricreativo. Il governo a fine 2022 scrive anche un vademecum per i turisti, spiegando cosa fosse possibile fare e cosa no.
E così si arriva al 2023 e al cambio di governo, con intenzione di tornare a vietare la cannabis, stoppata dalle proteste dei cittadini e delle opposizioni, che hanno portato il governo a tornare sui propri passi.