Test antidroga: come affrontare l’esame del capello e possibili rimedi di emergenza
Quello del capello è considerato, a ragione, il più insidioso tra i test antidroga, vista la possibilità di risalire a consumi molto indietro nel tempo di quasi ogni tipo di sostanza attraverso la sua analisi. Se tramite le urine, ad esempio, si possono individuare consumi di cannabis a distanza di massimo un mese e di cocaina e mdma solo per pochi giorni, tramite l’analisi del capello è teoricamente possibile individuare consumi fino a un anno di distanza, anche se di solito i test riguardano solo i tre mesi precedenti.
COME FUNZIONA IL TEST DEL CAPELLO
I principi attivi presenti in una droga circolano nell’organismo. Quando si fa uso di una sostanza psicoattiva, i metaboliti vengono trasportati dal sangue all’interno del capello attraverso le vene. Siccome il nostro organismo per sua natura tende a eliminare tossine, questi metaboliti passano dalla parte piu interna del capello (midollo) verso la corteccia non riuscendo ad andare oltre a causa della cuticola (parte esterna del capello) che è la barriera dei capelli ed è molto difficile da penetrare. Indipendentemente dalla modalità di assunzione, le tracce delle sostanze rimangono a lungo nella struttura capillare. Solitamente il test del capello viene svolto prelevando da zone diverse della testa due o tre ciocche di capelli per la lunghezza di 3,5 / 4 cm a partire dalla radice. In questo modo si scopre se la persona analizzata ha utilizzato droghe nei 3 o 4 mesi precedenti, aumentabili sino a 6 mesi massimi nelle persone a cui i capelli crescono con particolare lentezza.
COME NON RISULTARE POSITIVI AL TEST DEL CAPELLO
Tagliare i capelli non è una soluzione. Se essi non sono lunghi almeno tre centimetri, infatti, il test verrà svolto tramite l’analisi di peli ascellari o pubici. Questa modalità è ancora più insidiosa perché permette di trovare tracce di sostanze più a lungo, a causa della maggiore lentezza con cui crescono i peli. L’unico metodo certo per risultare negativi è quindi quello di non consumare alcuna sostanza nei mesi precedenti al test. Le droghe impiegano 4/5 giorni per essere rintracciabili tramite il test del capello, quindi assunzioni di sostanze nei giorni immediatamente a ridosso del test non causano positività.
POSSIBILI RIMEDI DI EMERGENZA: TRA LEGGENDA E REALTÀ
“Le adulterazioni con tinture, lavaggi frequenti e ripetuti prima dell’esame o altro non sono in grado di modificare il risultato”. Questo è ciò che si legge nella documentazione di alcuni centri che si occupano di effettuare questo tipo di esami a pagamento (spesso richiesti da genitori sui figli) ed effettivamente al momento attuale non risultano ricerche scientifiche che dimostrino metodi di contraffazione efficaci in maniera realmente attendibile. Tuttavia, in rete si trovano alcuni suggerimenti per rimedi caserecci, che in diversi casi avrebbero funzionato. Di seguito illustriamo quello attorno al quale pare esserci maggiore consenso tra gli utenti che lo hanno provato. Ovviamente va preso come un metodo di dubbia efficacia. Il consiglio rimane quello di non consumare sostanze per almeno 4/5 mesi, ma se ci si trova alle prese con un test a sorpresa e non si ha tutto questo preavviso, può comunque valere la pena tentare.
IL METODO CON BICARBONATO, TOPEXAN E CANDEGGINA
Fare un composto con 3/4 di bicarbonato di sodio e 1/4 d’acqua utilizzando una bacinella. Applicare la mistura sui capelli massaggiando ovunque e lasciare per 10 minuti. Il bicarbonato di sodio, grazie al suo pH elevato, è un composto che riesce ad aprire la cuticola permettendoci di arrivare alla zona interessata. Passati 10 minuti applicare il topexan massaggiare bene ovunque come quando vi fate uno shampoo e tenere per altri 10 minuti. Il topexan grazie a questo acido riesce a bruciare i metaboliti all’interno del capello anche se in basse quantità. Successivamente applicare una soluzione al 50% di acqua e al 50% di candeggina sui capelli versandosene un po’ sulle mani e strofinarla bene su tutti i capelli, soprattutto nella parte superiore alla nuca (dove solitamente vengono tagliati i capelli per il test). Dopo aver applicato per bene la candeggina mettere una cuffia per la doccia e tenere il tutto per 5 minuti. Brucerà un po’, ma occorre resistere. Questo procedimento va ripetuto 2 volte al giorno per 3 giorni.
Altre informazioni su possibili rimedi di emergenza sono rintracciabili a questo link, a questo e a questo (in inglese).
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