Ted Bundy ft. Guè Pequeño – Regime d.o.g.o. (txt)
(Ted Bee)
É un regime, ma l’unica legge: “fa quello che vuoi”
L’ha titolato il tabloid, un’oasi per i Rude-boy
La mia città da un pò non ha più schiavi né padroni
Non ha più manganelli a romperci i coglioni
Non più l’appalto a chi spinge la meglio busta
Non più soppalco perché appartiene alla casta
Gli abbiamo fatti fuori era l’unica soluzione
Da qui comincia la nostra rivoluzione
Prima era tutto marcio, infamie tra mega-tessere
Tutti disposti a cedere la libertà al benessere
La colpa del più debole il potere in mano al vecchio
Se non sai chi è il colpevole guardati allo specchio
La mia automatica alla tempia del ministro
L’industria discografica non mi censura il disco
Pensa che fino a ieri comandava l’Anticristo
E mo regna l’anarchia come nel pezzo dei Sex Pistols (..tols.. tols.. tols..);
(Rit.x2)
(Ted Bee)
Sai come funziona in strada quando comandiamo noi: fai quel cazzo che vuoi, fai quel cazzo che vuoi. É il regime del Dogo, non basta più il voto, ma aprite sto fuoco, la fine del gioco..
(Gué Pequeño)
Senti, senti.. immagina che puoi entrare dal tabaccaio e comprare un paio di J e fumarle in faccia al commissario
I miei G (Frà..)non vengono più fermati nella city
tutti vestiti firmati perché il grano è gratis
Chi ha ammazzato Silvio
Chi lo ha mirato da lontano un miglio
Dove sta adesso il suo nascondiglio
Da nord a sud, dagli attici alle case popolari
Tutti hanno sentito gli spari
La mia click ora occupa le suites
Guardo la città che crolla con l’ampolla più Vip che mi rolla una jolla
Voglio essere un uomo, no schiavo, no omo, no Scanu
Togliamo i pagliacci dalle radio
Soffriamo in molti ma per il lusso di pochi
Mo finiscono i giorni, mo finiscono i giochi
E ti chiedi perché questa è la merda che sogno
Questa società che ha la gentaglia come Gué Pequeño (..queño.. queño.. queño..)
(Rit.x2)