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Talee di cannabis: moltiplicare le piante in pochi step

Talee di cannabis: moltiplicare le piante in pochi stepQuando ho iniziato a fare i primi cloni dalle mie piante madri, quasi da subito mi sono accorta che la pratica non sempre corrispondeva con la teoria che avevo letto sui vari manuali. Là consigliavano di tagliare per esempio i rami più sottili mentre notavo che quelli più grossi radicavano meglio, anche se più legnosi. Dunque ho chiuso i manuali e ho iniziato a sperimentare il mio metodo personale, che utilizzo ormai da vari anni.

Talee di cannabis: moltiplicare le piante in pochi stepVi racconto come faccio le mie talee e quali sono per me i consigli fondamentali per un risultato ottimale, cioè vicino al 100% di piantine ben radicate.

Avere le proprie piante madri da cui ottenere cloni da portare a fioritura è il primo passo verso un approccio più professionale alla coltivazione di cannabis, perché prevede l’acquisizione di competenze tecniche più profonde quali la selezione del fenotipo ideale e la conservazione/riproduzione delle genetiche selezionate.

Dai cloni otterremo una copia identica alla madre ed è dunque fondamentale che quest’ultima sia in perfetta salute e con abbastanza rami da potare. Importantissimo è potare le madri in maniera da favorire un buon sviluppo della loro struttura, quindi prelevare la giusta quantità di rami senza arrecare più stress del necessario, lasciandole poi il tempo di recuperare prima di poter ricavare altri cloni.

L’utilizzo di ormoni radicanti aiuta moltissimo, diversi dagli stimolanti dell’apparato radicale, che invece vanno usati quando già ci sono le radici. Si trovano vari prodotti sul mercato più o meno efficaci, scegliete quello che preferite. 

Talee di cannabis: moltiplicare le piante in pochi step
▶︎ Questo articolo è offerto da STORMROCK

Andiamo dunque al primo step: la scelta dei rami e il taglio. Una volta individuati i rami migliori si può decidere di tagliarli e metterli a radicare uno per volta o effettuare tutti i tagli insieme mettendo i rametti subito in un vaso pieno d’acqua. Quest’ultimo passaggio è fondamentale per evitare le embolie nel ramo che causerebbero la morte della talea. Tagliamo in maniera obliqua l’estremità del ramo per avere una superficie più ampia su cui si svilupperanno le radici (si possono utilizzare delle forbici o anche delle lamette per rasoio, tutto sempre pulito con alcool), immergiamo questa estremità nel prodotto radicante che abbiamo scelto e subito dopo nel substrato che abbiamo preparato. Io utilizzo sempre i vassoi di torba già idratata e con i buchi già fatti che trovo della giusta dimensione per tenere ben fermo il rametto senza che passi aria. Ho utilizzato spesso anche dischetti di torba, jiffy, ma i vassoi pronti li trovo più pratici e di miglior resa. Importante è, mentre prepariamo il rametto, tagliare le punte delle foglie più grandi per favorire il ricambio di ossigeno.

Secondo step: mantenere il substrato delle talee sempre ben idratato, ma non zuppo. Io utilizzo delle piccole serre apposite per talee con il coperchio arieggiato. In questa primissima fase le radici non sono ancora sviluppate e quindi le talee vanno innaffiate dall’alto, facendo attenzione a non esagerare con la quantità d’acqua. Asciugare bene il tappo della nostra serra eviterà che si formi eccessiva umidità che potrebbe fare marcire le talee.

Terzo step: una volta che le talee avranno iniziato a radicare e colonizzare il substrato sarà ora di travasarle. Solitamente travaso in un primo vasetto da mezzo litro, un po’ più grande rispetto a quello che utilizzano in molti, e dopo due o tre settimane saranno già ben radicate prima del travaso finale.

Talee di cannabis: moltiplicare le piante in pochi stepUn passaggio per me molto importante è quello dalla piccola serra al vasetto. Per evitare lo shock del passaggio da un ambiente umido e ben protetto, non le metto mai subito sotto la luce a vegetare, ma le lascio qualche giorno in un contenitore più grande sempre con un coperchio arieggiato. In questa fase le talee vanno innaffiate normalmente dal substrato, senza mai eccedere con le quantità d’acqua, ma è bene dare un paio di vaporizzate anche sulle foglie per ricreare un ambiente umido, simile al precedente. 


Quarto step: passati un paio di giorni all’interno del contenitore grande, possiamo metterle direttamente sotto la luce fino a quando le radici non avranno ben colonizzato il vasetto, solo allora potremmo fare il travaso finale

Seguendo questi semplici passaggi la percentuale di riuscita aumenta notevolmente, ma ricordate che la cura delle talee nei giorni successivi al taglio è fondamentale per un ottimo risultato.

A cura di Hilde Cinnamon
Grower residente a Barcellona. Ha un cultivo, un’associazione cannabica e una selezione di genetiche più che rispettabile. Instagram: @hilde.cinnamon



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