Il tabacco riscaldato aromatizzato è una trappola per giovani, l’UE vuole vietarlo
In Italia, il mercato del tabacco riscaldato è cresciuto del 200% in due anni
In Italia muoiono ogni anno 93 mila persone a causa del tabacco, ovvero il 20,6 per cento di tutte le morti tra gli uomini e il 7,9 per cento tra le donne. Una strage che miete più vittime di alcol, droghe pesanti, AIDS e incidenti stradali messi insieme. La Società italiana di medicina ambientale (Sima) afferma che il costo sanitario determinato dalle patologie provocate dal fumo di sigaretta equivalgono a oltre 26 miliardi di euro l’anno.
È per questo motivo che la Sima ha salutato con speranza la proposta della Commissione Europea di vietare le sigarette con tabacco riscaldato aromatizzato. La proposta non riguarda tutte le forme di sigaretta elettronica, ma solo quelle appunto con un gusto “extra” che spopolano tra i giovani. Le sigarette classiche aromatizzate sono già vietate nel nostro paese, ma non quelle a tabacco riscaldato.
Alessandro Miani, presidente di Sima, ha dichiarato: “Gli ultimi numeri ufficiali registrano in Italia una abnorme crescita nel numero di fumatori di sigarette a tabacco riscaldato, che passa dall’1,1% della popolazione del 2019 al 3,3% del 2022 (circa 1.700.000 persone), con un aumento del +200% in appena due anni. Più di una persona su tre (il 36,6%) le considera tuttavia meno dannose di quelle tradizionali”.
“Gli Stati europei, che grazie alla vendita del tabacco incassano ogni anno miliardi di euro, devono essere pronti a rinunciare a una parte di questi lauti guadagni in nome di un bene superiore come la salute pubblica”, aggiunge Miani.
Le vendite dei prodotti di questo tipo sono in rialzo in tutta Europa: i prodotti di tabacco riscaldato superano il 2,5 per cento di tutte le vendite di tabacco nell’Unione. La proposta di vietare tabacco riscaldato aromatizzato nella UE verrà ora esaminata dal Consiglio e dal Parlamento europeo, e se a questo aggiungiamo la pressione delle multinazionali del tabacco (che vogliono investire massicciamente anche nella cannabis) per continuare a vendere i loro prodotti, non è difficile immaginare che l’iter sarà lungo e complesso.
Stella Kyriakide, commissaria europea alla Salute, ha dichiarato: “Eliminando dal mercato il tabacco aromatizzato riscaldato, compiamo un ulteriore passo avanti verso la realizzazione della nostra visione nell’ambito del Piano europeo per la lotta contro il cancro, ovvero creare una generazione senza tabacco in cui meno del 5 per cento della popolazione faccia uso di tabacco entro il 2040”.