Sweet Movie – D. Makavejev
Fino a qualche tempo fa Dusan Makavejev era conosciuto solo in una cerchia ristretta come il più importante regista iugoslavo della nuova generazione. Divenuto una specie di profugo intellettuale, ma senza rompere i suoi difficili rapporti con Belgrado, il regista ha realizzato questo SWEET MOVIE mettendo in piedi un’acrobatica coproduzione franco-canadese-tedesca. Si tratta di una doppia favola intessuta di simboli irridenti, a volte per la verità anche oscuri.
Da una parte si susseguono le disavventure erotiche di Miss Mondo 1984, che sposa il miliardario texano Mr Kapital senza apprezzarne il fallo d’oro, viene brutalizzata da un negro muscolare e violentata sulla Tour Eiffel da un falso cantante messicano; per finire a imparare l’abc dell’esistenza presso la Therapie Komune di Vienna, dove gli adepti gavazzano e defecano in allegra simbiosi. Dall’altra parte, senza connessione apparente, si narra la storia di Lev Bakunin, l’ultimo marinaio del Potiomkin, che a bordo di un’imbarcazione fluviale ornata del testone di Marx, diventa l’amante della capitana e viene accoltellato da lei sopra un letto di zucchero («il bisogno di distruggere è anch’esso un bisogno creativo»). A differenza che nei suoi film jugoslavi, però, Makavejev disperde la sua amarissima satira in troppe direzioni.
fonte: Da Tullio Kezich, Il Mille film. Dieci anni al cinema 1967-1977, Edizioni Il Formichiere
a cura di Bloodymama